libero di pensare

BUIO E INCERTEZZA


       Provo angoscia, di quella che toglie il respiro e brucia lo stomaco. Le certezze che avevo, anche piccole, sono crollate. Il mal comune mezzo gaudio che non consola. Stanco, non fisicamente ma nella mente e nel cuore, vivo in attesa che il sole tramonti. Vorrei che la notte non passasse. Il giorno arriva, i  dolori sono lì a farmi da sveglia. Mi alzo, a fatica, più esausto di quando sono andato a dormire. Sto  più male quando mi rendo conto che faccio scontare il mio malumore a chi mi sta accanto e non lo merita affatto. Ci sono poi quei giorni in cui sono felice, sereno e non mi spiego neanche il perché. Mi impegno in qualunque cosa, non mi concedo di fermarmi a pensare per evitare che il buio si impossessi dei miei pensieri. Imparo a vivere, non alla giornata, alla mezz'ora. Punto lo sguardo in alto e non verso il baratro che dà vertigini. Adesso una maggiore serenità è parte della mia quotidianità; apprezzo ancor di più ciò che ho, i doni di ogni mio giorno. Sono sempre stato in dubbio tra: "Ognuno è artefice del proprio destino" e "Nonostante ci si affanni tanto le cose vanno come devono andare" e adesso, più che mai, non so in cosa credere. Così decido  per una via di mezzo: tento, ritento, non mi arrendo, ci metto del mio e mi affido al corso degli eventi, senza più troppe pretese, con l'idea che la vita, magari, vuole guidarmi verso una precisa direzione. Il buio inizia a diradarsi, pian piano!!!