libero di pensare

IL CAMINO


      Ieri è stata una giornata uggiosa. Piove  e il vento fa sbattere le tapparelle delle finestre. La serata si presenta quasi invernale, sembra ormai che il tempo si sia vestito di autunno. E io che mi aspettavo ancora qualche giorno di sole  primaverile, con i suoi colori, mi ritrovo  in casa quasi imbacuccato con maglie a manica lunga e con il riscaldamento acceso.Sento la mancanza di un camino e di una fiamma che danza creando ombre nella stanza; un camino come quelli che c'erano nella vecchia casa della mia infanzia; grande casa piena di gente che alla sera si ritrovava insieme e si parlava di tutto. Il bagliore del fuoco ci ipnotizzava e a volte mi faceva  immancabilmente chiudere gli occhi come se una mano  fosse passata sopra di loro in una carezza anestetica. Certamente in quella grande casa senza riscaldamento centrale faceva molto più freddo che nel mio attuale appartamento, ma lì c'era il calore dello stare insieme, c'era sempre chi rassicurava i miei timori, chi neutralizzava le mie paure; e c'era sempre chi era pronto a farci sorridere....