OLTRE LA FINESTRA

Post N° 2


 
Ero piccolamente piccola, non che adesso sia tanto più grande, ma allora ero proprio piccolina…e avevo una passione sfrenata per il rosso, mia madre pensava fossi indemoniata, posseduta, perché tutte le femminucce vanno pazze per il rosa , scarpette, diario, grembiulino, penna, nastro per capelli, tutto così amabilmente e così sdegnosamente rosa… io no…io volevo tutto rosso, e quando si giocava a “strega comanda colori” (per i giovani di adesso…era un gioco bellissimo in cui la strega comandava i colori e si doveva scappare a toccare un oggetto qualsiasi del colore comandato CHE BEI TEMPI!!!) cmq …dicevo quando si giocava a strega comanda colori durante l’intervallo il rosso era uno dei colori + difficili da trovare, ma non per la mia classe, quindi quando la strega o lo strego a seconda del caso…gridava ROSSO, io cominciavo a scappare a + non posso perché un’ondata di bambini si catapultava su di me…che di sicuro qualcosa di rosso l’avevo…e adoravo le giornate di pioggia perché potevo usare i miei stivali di gomma rossa e il mio ombrellino colorato…rosso naturalmente,… e mia madre credeva di avere una figlia malata…perché avevo un’innata repulsione per il rosa, fino ai 23 anni io l’avrei proprio abolito questo cavolo di colore insulso senza emozioni…e scoppiava a piangere quando mi chiedeva ma perché il rosso? Cosa ti ricorda il rosso? E io con la semplicità che solo i bambini hanno rispondevo…rosso come il sangue…mi portò anche dallo psicologo perché a me il rosso ricordava il sangue… ma perché tu, quando pensi al rosso, qual è la prima cosa che ti viene in mente? Si va bè la rosa rossa, ma ad una bambina di 8 anni cresciuta con ken il guerriero e il suo TATATATATATATATA che pensi che possa venire il mente? Il rossetto di mamma ? lo smalto della zia? Le rose del giardino del vicino? A me veniva in mente ken il guerriero e le teste che esplodevano… lo psicologo alla fine ha dato la cura a mia madre perché io ero una normalissima bambina a cui piaceva il rosso…così nella testa di mia madre io continuavo ad essere malata e il dottore era un imbecille perché non se ne rendeva conto… mio padre no! a mio padre non gliene fregava una pippa se a sua figlia piaceva il rosso o il rosa, perché per lui (grande uomo) il rosso era un colore come un altro anzi era contento quando la domenica alle giostre tutte avevano il palloncino rosa o celeste e io l’avevo rosso, così non correva il rischio di perdermi mentre leggeva il giornale…E oggi mi ritrovo a sorridere quando penso alla nonna che di nascosto alla mamma mi metteva quei grandi nastri rossi nelle codine e mi diceva “toglili prima che venga la mamma”e io correvo felice in cortile con la mia bici e …i miei nastri rossi!