Oltre la notte...

L'eroe...


Il sergente Finn era morto da eroe. Tutti i suoi uomini lo avevano rispettato durante quei mesi. Lo avevano seguito anche quando tutto pareva assurdo e contro di loro. Alcuni erano morti, è vero, ma il grosso del plotone Dobermann, che dopo la morte del tenente era passato automaticamente sotto il suo comando diretto, era arrivato fin lì grazie a lui. Solo un attimo prima li spronava, la 38 fumante in pugno, il basco giallo della 7° Armata sul capo. Con la sua voce potente li aveva spinti avanti contro tutto il grosso della cavalleria nemica ed essi avevano creato uno scudo di pallottole tale da scoraggiare gli avversari, mettendoli in fuga con l'impeto del loro attacco. Erano solo fanti e fucilieri, ma della 7° Armata, per Dio! Non esisteva nulla che facesse paura ad un Dobermann di Finn, ripeteva sempre. Era un ragazzone alto e massiccio, i suoi duri occhi verdi ed il volto sfregiato da una cicatrice vecchia di anni lo qualificavano come veterano. Per fermarlo ci erano voluti otto colpi a segno. Era caduto solo dopo aver gridato ai suoi di tenere la posizione ad ogni costo. Un vero eroe, pensava il caporale Jorgenson, degno della medaglia al merito. Il nemico si stava riorganizzando, gli uomini erano stanchi ma pronti, sarebbero morti fino all'ultimo pur di non lasciare quel pezzo di terra bucherellato e brullo al nemico. Era l'ordine di Finn, ed il caporale lo sapeva.-Jordan- gridò il caporale riferito al soldato che dall'alto di un albero osservava con un binocolo gli spostamenti del nemico- dammi i dettagli!--Semicingolato in arrivo, signore, e un gruppo di fanti a ore 9. La colonna di cavalleria è ferma e si prepara a tornare all'attacco, credo. Sono almeno il doppio di noi e ben armati. Vedo anche un mortaio a dorso di mulo, lassù...--E' un suicidio-pensava Jorgenson- ma il sergente non si sarebbe mosso da quella collina per tutto l'oro del mondo. Il suo sguardo si posò sul cadavere del sottufficiale, ormai freddo, accanto a lui. Sul volto restava ancora un'ombra di quel suo incredibile ultimo gesto, una espressione di pace di chi ha fatto il suo dovere fino in fondo. Un vero eroe.-Prepariamoci a ritirarci, Jordan- gridò il caporale- dobbiamo raggiungere quell'altura lassù a ore 6, muoversi!-Prese la piastrina dal corpo di Finn. Gli chiuse gli occhi con la mano e imbracciò la sua 38. Un vero eroe.Ma un eroe al giorno poteva bastare.