AMORE & AMICIZIA

Post N° 118


stasera....musical!
“Aquarius”, “I Got Life” e “Let The Sunshine In” sono adattati da Elisa sempre in lingua originale in chiave piu’ moderna affiancati dai brani in prosa recitati in italiano e diretti da Giampiero Solari. Nuova esperienza per l’artista friulana Elisa che è per la prima volta alla direzione artistica musicale del musical “Hair”. Grande musical rock vero inno del periodo sessantottino. La produzione dello spettacolo “Hair - The Tribal Love Rock Musical” è una collaborazione di tre dei grandi teatri italiani: Colosseo di Torino, lo Smeraldo di Milano ed il Politeama di Genova. Spettacolo simbolo della fine degli anni Sessanta che ha testimoniato gli inizi della contestazione giovanile che si sarebbe poi diffusa in tutto il mondo. Il 1968 è ormai lontano, il musical HAIR celebra già il suo 40mo anno ma le tematiche dell’opera sono più attuali che mai. HAIR fece scalpore, all’epoca, sulle scene di Broadway per la sua dirompente trasgressività e la sua carica innovativa che mantengono tuttora la loro freschezza originaria, facendo di questo musical un “evergreen”. Nel contesto dell’opera ritornano tutti i temi che costituirono la base della contestazione giovanile, come la rivoluzione sessuale, la liberalizzazione delle droghe leggere, la riscoperta di pratiche contemplative orientali, il pacifismo, la fratellanza fra i popoli, la ricerca di un mondo più giusto e meno coercitivo. In HAIR, la gioventù protesta contro la guerra e il servizio militare, contro l’intolleranza, la brutalità e la disumanizzazione della società. L’esistenza hippy è mostrata come una possibile vita alternativa in cui l’amore, la felicità e la libertà dominano il mondo. Il suo messaggio trascende ogni barriera generazionale o culturale per diventare un messaggio condiviso da tutti. La trama di HAIR si svolge proprio in quel periodo. Con un rito iniziatico Sheila e Berger presentano il giovane Claude alla tribù. Tutti credono che sorgerà una nuova era di pace e amore, l’ “era dell’Acquario” e convivono fraternamente in gruppo molto unito. Berger è il selvaggio e carismatico leader del gruppo, Woof è responsabile della fornitura di marijuana, Hud è il ragazzo di colore che lotta per l’eguaglianza degli afro-americani, la bella Sheila è innamorata di Berger mentre Jeanie è innamorata di Claude ma è incinta di un altro uomo e la più giovane del gruppo, Crissy non riesce a dimenticare un ragazzo che ha visto una sola volta nella vita. Claude riceve la cartolina per il servizio militare e dovrebbe partire per il Vietnam come molti dei suoi coscritti. Ad un “Be In” organizzato a Central Park tutte le cartoline della tribù dovranno essere bruciate con una cerimonia. Sotto l’influenza della droga, tutti lanciano le proprie cartoline nel fuoco solo Claude esita per la paura di eludere la legge e i valori del suo paese e della generazione dei genitori. Partirà per la guerra come previsto, ma con un addio pieno di amore e di speranza verso i suoi amici e con la certezza che la vittoria finale sarà la pace (“Let the Sunshine In”).