AMORE & AMICIZIA

io non li guarderò...


DA PRANDELLI A RANIERI, ERA MEGLIO FERMARSI
La serie A si sarebbe volentieri fermata in segno di rispetto per le vittime del terremoto in Abruzzo. Oggi niente serie B, domani invece tutti in campo, come se nulla fosse. "Ci saremmo fermati anche noi, ma tocca ad altri decidere", dice l'allenatore della Juventus, Claudio Ranieri. D'accordo con il tecnico bianconero anche Luciano Spalletti - "Non so perché non sia stato fatto, non conosco i regolamenti e il motivo per cui la B si è fermata e la A no" - per il quale "a questo punto, visto che il calcio è aggregazione svago e divertimento, dare la possibilità a queste persone di vivere per un attimo qualcosa di piacevole potrebbe aiutarli" e quello della Fiorentina Cesare Prandelli, per il quale "davanti al dramma dell'Abruzzo per prima cosa ho pensato che sarebbe stato giusto fermarsi tutti per partire e andare ad aiutare quella gente, in fondo il calcio non ha molto a che fare con la vita vera. Poi però è prevalsa la voglia di fare anche se questo dal punto di vista mentale costa molto sacrificio". Anche Luigi De Canio, allenatore del Lecce, avrebbe fermato il campionato: "Mi dispiace - dice - dover giocare mentre altri soffrono. Io il campionato lo avrei fermato. Credo che l'Associazione allenatori e altre associazioni avrebbero dovuto richiedere lo stop del campionato".