Oltre la soglia

MARCEL PROUST SENZA MISURA


I grandi autori ti abbagliano perché sono geniali e perché tutti li ammirano. Ma io che credo nella critica letteraria valutativa penso che un lettore medio possa esprimere il suo parere senza timore di apparire pedante o ingenuo.Per esempio sto leggendo in versione integrale All'ombra delle fanciulle in fiore e ho trovato Marcel Proust noioso per la sua insistenza di osservare i sentimenti e le reazioni emotive. Non ha misura. Troppe lungaggini, troppe ripetizioni, non sembra un testo narrativo ma piuttosto un saggio. E' vero che ogni scrittore deve immettere nella trama pensieri e riflessioni, deve essere descrittivo ma il troppo stroppia. Ho scoperto che se anche si saltano di leggere parecchie righe non cambia nulla, è troppo prolisso. La sua analisi esasperata e puntigliosa in certi punti stanca e si perde il filo narrativo. Come giustamente ho scritto una volta: Joyce e Proust sono il contrario degli scritori nordamericani. Da una parte un flusso continuo sovrabbondante di parole, di pensieri nella costruzione di opere e dall'altra la stringata prosa di azione.Maria Alfonsina Arrigo