OLTRE LA STRADA...

AMA, MA PRIMA IMPARA AD AMARE TE STESSO... (PRIMA PARTE)


 Nell'augurarvi un buon inizio di "FINE SETTIMANA"....vi propongo un articolo che ho letto sulla rete  e di cui si potrebbe parlare per settimane...Ma accontentiamoci di questo, cercando di interagire con il nostro IO,  la voce portante del nostro essere.Posto, adesso, una prima parte, giusto per non dilungarmi sull'argomento e lasciare il tempo (se vogliamo) di riflettere...Un sorriso a voi. (heart63)"Si parla tanto di amore, componente molto importante per vivere una vita in armonia  e felicità, ma che purtroppo molto spesso non è presente in noie nella nostra vita.Ci sono tanti surrogati nei nostri atteggiamenti ed emozioni che vengono etichettati"amore", ma fondamentalmente sentiamo che è  una bugia, perchè alcune volte,  in un attimo di consapevolezza, abbiamo preso coscienza del fatto che forse non sappiamo amare, oppure che nonsappiamo cosa sia l’amore. In quei momenti ci siamo forse sentiti un po’ aridi e sterili, e ci ha preso lo sconforto perché non siamo più in grado di sentire l’amore dentro di noi a meno che non siano presenti determinate sensazioni ed emozioni. Ladelusione è forte, ma è solo nostra o ci portiamo dentro memorie di questa incapacità di amare già dalla nostra nascita?In effetti una persona per amarne un’altra, deve avere qualcosa da dare: cioè l'amore che dà a se stessa come coscienza e come corpo fisico. Deve esserci l’accettazione dei suoi lati brutti come di quelli belli, deve osservarsi senza scappare o riempirsi di pensieri negativi sulle sue incapacità e bruttezze fisiche e cercare di capire "i perché" migliorandosi: QUESTO E’ AMORE.E’ rispetto verso il nostro corpo, la nostra coscienza, ed è lo stesso rispetto che deve essere dato alla persona che amiamo. Quando questo non è presente  ci nutriamo del flusso d’amore che ci dà il nostro partner.Richiediamo a lui di amarci così come siamo, perché non siamo capaci di amarci noi. E quando lui non rispecchia le nostre aspettative, cioè non colma con il suo amore la nostra carenza d’amore, chePOSSIAMO RIEMPIRE SOLO NOI, ecco che cominciano i litigi e le incomprensioni, le ripicche, cattiverie, solo perché ci sentiamo trascurati. Che meschinità!Ci nascondiamo dietro atteggiamenti da bambino, facendo la vittima e colpevolizzandolo di non amarci a sufficienza e di non farci sentire cosìimportanti. Ma se anche per lui fosse la stessa cosa?Forse sperava che anche noi potessimo colmare tutto ciò che non ècapace di amare di se stesso perché non si accetta. Da qui rapporti di coppia sempre più distruttivi che sfociano in continui scontri verbali o in fatti per  incolparsi di non essere stati amati a sufficienza. Un continuare a richiedere ad altri quello che ognuno dovrebbe imparare a dare a se stesso..."