OLTRE LE RIGHE

ALLA RICERCA DELL'ARCA DI NOE'


L’Arca di Noè è l’imbarcazione di legno con cui Noè portò in salvo la sua famiglia e una coppia di ciascuna specie animale vivente. Secondo il racconto della Bibbia, Dio scatenò un grande diluvio per punire l’uomo per la sua malvagità: risparmiò solo Noè e la sua famiglia, gli unici uomini ritenuti giusti, nonché tutte le varie specie animali. Diede precise istruzioni a Noè circa i tempi e i modi con cui l’Arca doveva essere costruita e gli consentì quindi di sfuggire al diluvio, durato ben 40 giorni, fino a quando, dopo 150 giorni, le acque si ritirarono e la famiglia di Noè, insieme a tutti gli animali, potè finalmente mettere di nuovo piede sulla terraferma.La maggior parte degli studiosi ritiene che il racconto dell’Arca di Noè abbia soltanto un significato simbolico, probabilmente quello di dare una spiegazione alle grandi catastrofi naturali viste come un castigo divino per il comportamento malvagio dell’uomo che rifiuta l’insegnamento di Dio. La particolarità di questo racconto risiede nel fatto che la storia viene narrata in modo quasi identico e indipendente da molte culture diverse: persiana, babilonese, egiziana, cinese, azteca e inca. Potrebbe trattarsi quindi di una catastrofe naturale realmente accaduta di cui si è tramandata la memoria attraverso i millenni.
Analizzando il racconto in modo letterale è difficile credere che un’imbarcazione di legno di enormi dimensioni costruita nell’antichità possa aver resistito ad un mare in tempesta per 40 giorni consecutivi e che la famiglia di Noè possa aver radunato, sfamato e accudito una moltitudine di animali tanto vasta. Se veramente si tratta di un avvenimento realmente accaduto, bisogna certamente ridimensio- narne la portata: potrebbe essere la storia narrata dai sopravvissuti di un popolo di navigatori che riuscì a sfuggire ad una catastrofe imbarcandosi verso terre lontane. L’arca potrebbe non essere una sola; più imbarcazioni, sopravvissute al diluvio, potrebbero aver portato in salvo molti uomini approdati in vari continenti. Si veda in proposito anche l’articolo pubblicato in questo blog “Le pietre raccontano”.Esiste una teoria in grado di spiegare scientificamente il diluvio universale? Una di queste è quella conosciuta come “teoria delle zolle idriche” secondo la quale la Terra, prima del diluvio, nascondeva nel sottosuolo, ad una profondità di circa 15 Km, la metà dell’acqua che oggi troviamo sulla superficie; questa sarebbe fuoriuscita con grande violenza da spaccature che si sarebbero create sulla crosta terrestre, allagando gran parte delle terre emerse. Il filmato che segue (circa 4 minuti), tratto da un documentario trasmesso da La7 nell’ambito della trasmissione Stargate,  spiega questa teoria.
Alcuni credono di poter ancora ritrovare l’Arca di Noè nel suo antico sito di approdo: il Monte Ararat, alto 5.165 metri, situato in Turchia al confine con l’Iran. E’ una montagna difficile da scalare e quasi sempre ricoperta di ghiaccio. Diverse spedizioni sono salite sul monte alla ricerca dell’Arca di Noè e alcuni dicono di averla vista fornendo anche prove fotografiche, filmati e reperti che dimostrerebbero la presenza di una carcassa di legno nascosta tra i ghiacci ad un’altitudine di circa 4.000 metri e visibile solo in alcuni periodi dell’anno. Per approfondire l’argomento potete visitare il sito internet http://www.noahsark.it o il filmato che segue, assemblato con alcuni spezzoni tratti da un documentario (12 minuti) andato in onda su La7 nell’ambito della trasmissione Stargate.