Oltre ogni limite

Sembra uno spot elettorale ma non lo è...


Punto 3, la casa. Un'altra grande fonte di evasione sono gli affitti in nero. Bisognerebbe rendere meno “aggressivo” lo stato con chi vuole mettere a disposizione un alloggio in affitto introducendo l’aliquota secca di affitto (poniamo del 20% del reddito da locazione complessivo; Il 20% è calcolato in quanto oltre a questa tassa l’immobile è gravato da altri oneri quali l’ICI, la tassa di registro, etc..) che non faccia cumulo con i redditi Irpef e che non vada a penalizzare il locatore. Questo dovrebbe aiutare anche ad avere più case in affitto e più affitti in regola. Insomma invece di spendere tanti soldi per la caccia agli evasori sugli affitti fare in modo che gli affittuari trovino più conveniente mettersi in regola che rischiare la verifica fiscale. Insomma vale il motto “pago un fisso e sono a posto con il fisco”. Bisognerebbe magari fare anche un po’ di “sconto” sull’aliquota base se si affitta a persone anziane (magari con il minimo di pensione) a patto che tale sconto si ribalti sulla quota del locatario. Anche questa norma che a primo avviso dovrebbe essere un costo per lo Stato potrebbe trasformarsi in un ricavo in quanti si recupererebbe una buona base imponibile.Proporre all’associazione dei notai l’introduzione di un pacchetto per la compravendita di immobili, a costo fisso in base alla metratura dell’alloggio, per aiutare i passaggi di proprietà in caso di acquisto di una prima casa.Creare un fondo per il sostegno del mutuo dal quale le famiglie, che non riescono a sostenere il pagamento del mutuo, posso accedere per non perdere la casa. Anche questo legato alla prima casa e magari anche legarlo ad un passaggio da un mutuo variabile ad uno fisso (o viceversa) in caso l’uno fosse più conveniente dell’altro.