omamori

Post N° 9


La luce che modifica la realtà e la percezione.Attraverso stanze, vite, minuti che mutano colore secondo un ritmo che ognuno fa proprio. A volte mi sembra quasi si interagisce con muri specchianti che recano impercettibili parole antitetiche e fondamentali, quali "tutto-niente" o "buio-luce". Ci si sofferma davanti a intere pareti contrassegnate da elementi lenticolari che cambiano col mutare del punto di vista.Don’t move sarebbe un atteggiamento di preservazione. Ci sono stati momenti in cui sono rimasta in panchina. Ferma. Ad osservare. Mimetismo psicologico, insito nelle convenzioni sociali e interpersonaliMa io ferma non ci so stare. Sempre in movimento. Sempre in divenire.E così ho iniziato a camminare e  a ogni minimo spostamento corrispondeva una radicale modifica percettiva dell'immagine: un ponte affollato di persone improvvisamente crolla e si ricostituisce, il tetto d’un tratto cade e poi si ricompone. La luce come forma di energia che alimenta la vitaOcchi illuminati da una luce nuova illuminano e animano oggetti semplici e misteriosi, noti e insieme ignoti, particolari eppure universali, le cui dimensioni risultano deformate da specchi, ali, suoni e immagini in mutamenti .Il mio corpo nudo fluttuante nell’acqua, la mia pelle scaldata dal sole, una serie di piccole foto in bianco e nero su una parete specchiante e abbagliante. Immagini che si muovono insieme ai colori  si diverso calore e intensità a creare uno sbarramento che è anche un passaggio a una nuova dimensione del mio essere.