ombradifuoco

XXVIII.


Parlami, parlami ancora di quelle parole.Non solo carne a nutrire la carne.Parlami, dal chiuso della tua prigione, dove vorrei entrare con le labbra gonfie.Getta fiammelle a indicarmi la via.Di lui ho manie pellee fianchi a spingermi.Ma c'è un un fuoco che non sa spegnere, che del ventre è figlio prediletto.Non ha le tue parolee mentre scorre liquido il bacino, si addensa il bisogno ai capelli.Coricata sul suo giaciglio, allungo ad ogni colpo le mani verso te.