XXXIX. Di ombradifuoc0 Pubblicato il 31/05/2010 Le tue mani hanno dita di musica e nel giorno che attende la ripeto a memoria. Io, la tua corda, vibro bassa nei fianchi e in un canto di voce calda e sommessa, manco l'acuto, senza la tua carne a spingere il diaframma all'alto.