Ombre Rosse

CARAVAN


IN THE LAND OF GREY AND PINK Ironia, fantasia e spontaneità: queste le parole d'ordine della scena di Canterbury in perenne bilico tra jazz, rock, pop e psichedelia. I Caravan, con il loro stile solare e fiabesco sono rappresentativi degli artisti che hanno popolato la piccola cittadina inglese a inizio 70. "In The Land Of Grey And Pink" è il loro terzo album, quello in cui la magica alchimia di atmosfere surreali, leggerezza e sapore jazz raggiunge il suo apice stilistico e espressivo. Celebre la copertina che ricorda decisamente i villaggi Hobbit di Tolkeniana memoria ed introduce alle atmosfere brumose di un disco scritto e arrangiato con un equilibrio esemplare, coerente nell'ispirazione e abile nel fare emergere a poco a poco i gioielli racchiusi dietro una patina di apparente malinconia e semplicità che accompagna l'ascoltatore in un mondo lontano e fiabesco. La prima traccia "Golf Girl" ci catapulta subito nelle atmosfere dell'album con una capacità insospettabile di infilarsi nella testa e non andarsene più per ore o giorni. "Winter Wine" con il suo lento ma inesorabile crescendo. momentaneamente sospeso da una sezione più rilassata, è un brano sorprendente per la sua capacità di fondere leggerezza e tensione senza mai farle scontrare. "Love To Love You (And Tonight Pigs Will Fly)" è un'allegra canzone pop forse banale ma accattivante quanto basta. "In The Land Of Grey And Pink" è forse la traccia che meglio incarna il gusto gioioso e scherzoso del gruppo ed è la perfetta sintesi dello spirito dell'intero album. "Nine Feet Underground", suite in gran parte strumentale che occupava per intero la seconda facciata dell'edizione in vinile. La musica scorre ininterrottamente per 23 minuti con una eccezionale ritmica e melodia che mette in ombra le inevitabili prolissità. Disco unico e superlativo, consigliato a palati fini e a chi vuole avvicinarsi al genere.