Correva l’anno 1948, esattamente il 6 ottobre, giorno del mio ventesimo compleanno ed era da poco finita la seconda guerra mondiale. Mi trovavo ricoverato all’ ospedale di Niguarda, a Milano, per una pleurite contratta durante un bagno a mare in occasione di una gita a Spotorno, sulla riviera ligure. Mio padre, venuto a trovarmi, insieme ad alcuni miei amici, tra cui la mia allora fidanzata ed oggi mia moglie, mi portò in regalo il romanzo di Dickend “ David Copperfield “ con la seguente dedica: “Al mio Omero nel suo ventesimo compleanno con l’augurio di un immediato ritorno a casa ben ristabilito e possa trascorrervi una infinità di anni in perfetta salute.Tuo babbo.” Perché racconto tutto questo che non interessa a nessuno ? Per una constatazione ed una riflessione che faccio ogni qual volta prendo in mano il libro e leggo le parole di mio padre. Sono passati 70 anni ma per me è come fosse ieri leggendo quelle parole, vedendo la sua scrittura è come averlo davanti agli occhi e il libro che ho in mano, è come uno scrigno che raccoglie queste mie sensazioni. Sono passati ben 70 anni ma per me è come fosse ieri. Oggi, più nessuno legge e, tantomeno scrive. I libri, i giornali, le lettere, la penna non esistono più. Così come non esistono più i valori. Anche le emozioni e i sentimenti che noi provavamo una volta non esistono più. La realtà non esiste. Tutto è virtuale. Il progresso ha portato tanto , ma ha anche tolto tanto. I giovani non sanno quello che hanno perso e, forse, è meglio così perché se lo sapessero ne soffrirebbero. SCUSATE LO SFOGO DI UN VECCHIO NOSTALGICO CHE NONOSTANTE TUTTO E’ AMANTE DEL PROGRESSO.
VECCHI RICORDI
Correva l’anno 1948, esattamente il 6 ottobre, giorno del mio ventesimo compleanno ed era da poco finita la seconda guerra mondiale. Mi trovavo ricoverato all’ ospedale di Niguarda, a Milano, per una pleurite contratta durante un bagno a mare in occasione di una gita a Spotorno, sulla riviera ligure. Mio padre, venuto a trovarmi, insieme ad alcuni miei amici, tra cui la mia allora fidanzata ed oggi mia moglie, mi portò in regalo il romanzo di Dickend “ David Copperfield “ con la seguente dedica: “Al mio Omero nel suo ventesimo compleanno con l’augurio di un immediato ritorno a casa ben ristabilito e possa trascorrervi una infinità di anni in perfetta salute.Tuo babbo.” Perché racconto tutto questo che non interessa a nessuno ? Per una constatazione ed una riflessione che faccio ogni qual volta prendo in mano il libro e leggo le parole di mio padre. Sono passati 70 anni ma per me è come fosse ieri leggendo quelle parole, vedendo la sua scrittura è come averlo davanti agli occhi e il libro che ho in mano, è come uno scrigno che raccoglie queste mie sensazioni. Sono passati ben 70 anni ma per me è come fosse ieri. Oggi, più nessuno legge e, tantomeno scrive. I libri, i giornali, le lettere, la penna non esistono più. Così come non esistono più i valori. Anche le emozioni e i sentimenti che noi provavamo una volta non esistono più. La realtà non esiste. Tutto è virtuale. Il progresso ha portato tanto , ma ha anche tolto tanto. I giovani non sanno quello che hanno perso e, forse, è meglio così perché se lo sapessero ne soffrirebbero. SCUSATE LO SFOGO DI UN VECCHIO NOSTALGICO CHE NONOSTANTE TUTTO E’ AMANTE DEL PROGRESSO.