Omotossicologia.

Post N° 31


Lettera al Ministro Livia TurcoDalla Gazzetta di Mantova di oggi:POGGIO RUSCO. Non si sono arresi i genitori della bambina autistica che in novembre hanno ricevuto dall’Asl una risposta negativa alla richiesta di erogazione dei farmaci compresi nella terapia che la bimba segue da oltre tre anni. Mamma e papà, M.M. e M.B, alcune settimane fa hanno scritto al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, al ministro della salute Livia Turco e al governatore della Lombardia Roberto Formigoni. Ed hanno attuato una forma di protesta, pagando a rate il canone per l’abbonamento Rai. La  bambina, che ha 9 anni, è affetta da sindrome autistica e da altre patologie, oltre a varie intolleranze alimentari. La Commissione Invalidi l’ha riconosciuta disabile al 100%. La terapia, prescritta dal dottor Massimo Montinari di Bari, grazie a cui la qualità di vita è nettamente migliorata, si avvale della somministrazione di farmaci omeopatici-omotossicologici uniti ad una dieta senza glutine e caseina. Sono 15 farmaci, dosati in venti somministrazioni al giorno, per i quali la spesa è di circa 300 euro al mese. La cura non è rimborsata perché, come ha risposto l’Asl di Ostiglia, i preparati omeopatici e omotossicologici non sono rimborsabili dal Servizio Sanitario Nazionale.  Ma in altre regioni il rimborso è previsto: in Toscana, per esempio. M.M. e M.B. chiedono quindi che a tutti sia data la stessa possibilità di cura, estendendo a tutto il Paese l’erogazione delle medicine alternative.“Illustrissima Ministra – scrivono i genitori della bambina poggese - da anni curiamo nostra figlia con il "protocollo Montinari" e i miglioramenti sono stati tanti, intervallati da periodi di regressione nel momento in cui non abbiamo avuto le possibilità economiche per sostenere gli enormi costi della cura. Abbiamo fatto richiesta alla nostra Asl affinchè i farmaci ci venissero erogati gratuitamente. Come noi, centinaia di famiglie italiane hanno intrapreso questa terapia per i loro figli e si trovano a sostenerne l'enorme costo. Insieme a queste famiglie abbiamo fondato un Comitato e desideriamo un incontro con Lei. L'unica cosa che chiediamo è che ci venga riconosciuta la libertà e il diritto alla cura, come avviene nella Regione Toscana grazie alla Delibera 493/01, e purtroppo non è ancora possibile in tutte le altre Regioni d' Italia”. Anche  la Rai è stata informato della situazione. “Da anni, per la nostra bambina disabile al 100% dobbiamo sostenere spese di cura molto costose che non ci vengono erogate dal Servizio Sanitario Nazionale. Dovendo sostenere tutte le cure a carico nostro, ci troviamo costretti  a pagare il canone Rai in modalità rateale. Nel caso volesye "esonerarci" dal pagamento di questa Tassa, Vi saremo grati” Una forma civile di protesta verso uno Stato che, giustamente, pretende ma non sempre dà quel che i cittadini si aspettano. Roberta Bassoli