Uccisa perchè non pagava l'affitto. Concetta Genta, 31 anni di origine campana, è stata accoltellata la scorsa notte in un ristorante di Foligno dal proprietario del locale e suo padrone di casa, Giampaolo Properzi di 65 anni. Disoccupata, indagata in passato per reati legati agli stupefacenti e contro il patrimonio, Concetta abitava in quell'appartamento da circa un anno. Non pagava più l'affitto da tempo ma non voleva restituire le chiavi di casa. Ieri pomeriggio la goccia che ha fatto traboccare il vaso: usando un altro mazzo di chiavi, il padrone di casa ha svuotato l'appartamento abbandonando i mobili sul pianerottolo. Qualche ora più tardi lo scontro nel ristorante la "Locanda del cavaliere che non c'è". I clienti erano già tutti usciti, unica testimone dell'omicidio, l'amica della donna che aveva accompagnato Concetta al chiarimento con il padrone di casa. Dall'atrio del locale, l'amica ha assistito alla lite e ha visto Concetta stramazzare al suolo. Una coltellata solo, al cuore. L'ha uccisa con un coltello da cucina Giampaolo Properzi, indagato in passato per rissa e minacce, molto noto in città per essere stato a lungo un protagonista della Giostra della Quintana. Una lama lunga 20 centimetri, sequestrata dagli agenti ancora sporca di sangue. Alla polizia il ristoratore ha fornito un racconto confuso, costellato da molti "non ricordo". Lui si professa innocente. Dice che durante la lite si è distratto un attimo e quando si è voltato verso la donna, l'ha trovata a terra nel sangue con il coltello vicino. Una ricostruzione lacunosa e inverosimile che non gli ha evitato l'accusa di omicidio volontario.
NON PAGARE L'AFFITTO
Uccisa perchè non pagava l'affitto. Concetta Genta, 31 anni di origine campana, è stata accoltellata la scorsa notte in un ristorante di Foligno dal proprietario del locale e suo padrone di casa, Giampaolo Properzi di 65 anni. Disoccupata, indagata in passato per reati legati agli stupefacenti e contro il patrimonio, Concetta abitava in quell'appartamento da circa un anno. Non pagava più l'affitto da tempo ma non voleva restituire le chiavi di casa. Ieri pomeriggio la goccia che ha fatto traboccare il vaso: usando un altro mazzo di chiavi, il padrone di casa ha svuotato l'appartamento abbandonando i mobili sul pianerottolo. Qualche ora più tardi lo scontro nel ristorante la "Locanda del cavaliere che non c'è". I clienti erano già tutti usciti, unica testimone dell'omicidio, l'amica della donna che aveva accompagnato Concetta al chiarimento con il padrone di casa. Dall'atrio del locale, l'amica ha assistito alla lite e ha visto Concetta stramazzare al suolo. Una coltellata solo, al cuore. L'ha uccisa con un coltello da cucina Giampaolo Properzi, indagato in passato per rissa e minacce, molto noto in città per essere stato a lungo un protagonista della Giostra della Quintana. Una lama lunga 20 centimetri, sequestrata dagli agenti ancora sporca di sangue. Alla polizia il ristoratore ha fornito un racconto confuso, costellato da molti "non ricordo". Lui si professa innocente. Dice che durante la lite si è distratto un attimo e quando si è voltato verso la donna, l'ha trovata a terra nel sangue con il coltello vicino. Una ricostruzione lacunosa e inverosimile che non gli ha evitato l'accusa di omicidio volontario.