In molte stazioni metropolitane e ferroviarie giapponesi sono state installate barriere antisuicidio. Collocate all'estremità delle banchine, hanno anche lo scopo di evitare le cadute accidentali, tutt'altro che rare. Le barriere, alte circa un metro e mezzo, si aprono solo quando il treno ha raggiunto la banchina, e dopo l'apertura delle porte. Secondo quanto riportato dall'edizione on-line del quotidiano giapponese Yomiuri Shimbun, l'installazione di questi ostacoli è già stata decisa per tutte le 29 stazioni della linea JR Yamanote di Tokyo. Decisione analoga è stata presa dalla Tokyo Metro Co. per le stazioni della sua metropolitana. Le statistiche della East Japan Railway Co, che gestisce la JR Yamanote, parlano di 168 casi di persone cadute accidentalmente sui binari, dal 2003 al 2007. Dal computo sono però esclusi i suicidi (che, in assenza di testimoni, sono difficili da distinguere dagli incidenti).
METRO' ANTI SUICIDIO
In molte stazioni metropolitane e ferroviarie giapponesi sono state installate barriere antisuicidio. Collocate all'estremità delle banchine, hanno anche lo scopo di evitare le cadute accidentali, tutt'altro che rare. Le barriere, alte circa un metro e mezzo, si aprono solo quando il treno ha raggiunto la banchina, e dopo l'apertura delle porte. Secondo quanto riportato dall'edizione on-line del quotidiano giapponese Yomiuri Shimbun, l'installazione di questi ostacoli è già stata decisa per tutte le 29 stazioni della linea JR Yamanote di Tokyo. Decisione analoga è stata presa dalla Tokyo Metro Co. per le stazioni della sua metropolitana. Le statistiche della East Japan Railway Co, che gestisce la JR Yamanote, parlano di 168 casi di persone cadute accidentalmente sui binari, dal 2003 al 2007. Dal computo sono però esclusi i suicidi (che, in assenza di testimoni, sono difficili da distinguere dagli incidenti).