l'ondacalda

Come lavorare di notte e guadagnare 2,5 euro l'ora.


Si lavora come servi. Sembra di stare nell'800 sudamericano, o nelle campagne meridionali degli anni Cinquanta. Invece è Milano, la capitale economica d'Italia. Mille chilometri dal cottimismo dei pomodorini di Foggia, di Castel Volturno, di Pomigliano d'Arco. L'Ortomercato - 1 milione di tonnellate di merce venduta ogni anno (il 30% va all'estero) - è gestito da una società del Comune (Sogemi). Qui dentro si carica e si scarica frutta e verdura per sei o anche dieci ore di fila: dall'una di notte alle undici del mattino. Si guadagnano 15-20 euro. Sfruttamento schifoso, tanto al chilo. Ti pago il caffè, dicono gli ambulanti e i grossisti che si presentano in furgone o in Suv ai ragazzi egiziani, marocchini, tunisini, rumeni, albanesi, indiani, filippini, a questo esercito di disperati - qualche centinaio, italiani quasi zero - che ogni notte arriva per tirare su un po' di spiccioli. Molti si rivolgono agli intermediari, i "cacciatori di braccia". Magari il problema dell'Ortomercato fossero "solo" le tonnellate di eternit (tettoie, tubature, rivestimenti) che il Comune in 43 anni non ha ancora rimosso; magari fossero solo gli autoarticolati che arrivano da tutta Europa e, anziché fermarsi nelle aree di sosta, si infilano nelle stradine che come arterie tagliano il ventre molle del mercato. Di più. Il problema non è nemmeno e soltanto la criminalità organizzata - camorra, mafia, soprattutto ndrangheta - che da vent'anni si infiltra nel più grosso mercato alla distribuzione d'Italia (qui aveva messo radici la cosca calabrese Morabito-Bruzzaniti-Palamara, che faceva partire quintali di cocaina e che aveva aperto un night club nella palazzina della Sogemi). La vera piaga è il lavoro nero. Diffuso, trasversale, tollerato, indisturbato. Un sistema che sembra far comodo a tutti. Dei 3 mila lavoratori dell'Ortofrutticolo si calcola che almeno la metà siano irregolari. Ci sono cooperative che sembrano specializzate nell'offrire lavoro aumm-aumm; alcune chiudono e poi riaprono sulle proprie ceneri. I titolari si "ripuliscono", escono dalla porta e rientrano dalla finestra. E a poco valgono gli sforzi di guardia di finanza, ispettorato del lavoro e sindacati. In nero, senza tutela e solo se lavori. Dalle 4 del mattino alle 10.00.2,5 euro l'ora. A Milano.