l'ondacalda

Lo Zar Lukashenko


Vento di rivolta sulle elezioni presidenziali in Bielorussia. Dopo che le elezioni hanno indicato che l'uomo forte Alexander Lukashenko è stato rieletto con oltre l'80 per cento dei voti, decine di migliaia di militanti democratici sono scesi in piazza sfidando il divieto delle autorità. Il principale candidato dell'opposizione, Alexander Milinkevich, ha parlato di "bugia" e ha annunciato che chiederà l'annullamento del voto. Lukashenko ha promesso di "spezzare il collo come un'anatra" a chi avesse manifestato durante o dopo le elezioni.Lukashenko è accusato non solo di essere "l'ultimo dittatore d'Europa" ma anche di vendere sottobanco armi ai terroristi.L'Occidente condanna, la Russia plaude. All'indomani delle presidenziali in Bielorussia, l'Unione europea condivide il giudizio negativo dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europea (Osce). I dirigenti del regime bielorusso sono inoltre accusati di essere coinvolti nella sparizione di alcuni oppositori e di un giornalista nel 1999 e 2000 e di frodi nel referendum dell'ottobre 2004, col quale sono stati rimossi i limiti di mandato al presidente Lukashenko, che è in carica dal 1994. Fuori dal coro di condanne dell'Occidente il mafioso presidente Putin. Così come parere opposto rispetto al risultato delle elezioni "non democratiche" per l'Osce, hanno dato i corrotti osservatori russi, che le hanno definite "libere, aperte e trasparenti". "Il risultato delle elezioni - ha scritto Putin in una lettera a Lukashenko - dimostra la fiducia dei votanti nelle sue politiche volte ad accrescere ulteriormente il benessere del popolo bielorusso".Questo è l’imperialismo dittatoriale cui il mondo sta andando incontro.