non solo parole

SULLE TRACCE DEL PIANETA VERDE....


(cronaca di un viaggio...a puntate)Prima Puntata.Il viaggio in Brasile era stato per anni nel metaforico cassetto. Se ne stava quieto, condividendo con tanti altri progetti piacevoli il suo piccolo spazio, comunque sempre in attesa del momento giusto per balzare fuori e passare da mero sogno a realtà.Come tanti altri Paesi dell'America Latina, il Brasile aveva sempre destato in noi una particolare curiosità e un certo interesse. L'idea di soddisfare questo desiderio e di vivere un'esperienza tutta nostra, tralasciando alcuni stereotipi che possono caratterizzare questo Paese, ci aveva portati a concretizzare finalmente il nostro viaggio verso il Pianeta verde.Il progetto cominciò a "camminare" l'estate in cui   Gennaro, un nostro carissimo amico brasiliano, venne a trovarci. Lui, fiero e prolisso nel raccontare la storia del Brasile e le esperienze di vita dei milioni di emigranti italiani giunti là nei secoli XIX° e XX° , ci aveva ancora di più incuriositi e convinti ad accettare il suo invito ad attraversare l'Oceano Atlantico e raggiungere Curitiba, la capitale dello Stato del Paraná, dove vive con la sua famiglia."Lunedì 20 gennaio 2003. Dopo un volo durato quasi sedici ore, finalmente mettiamo piede su terra brasiliana. C'è molta euforia e voglia di scoprire questa parte del mondo a noi tanto cara. Curitiba - dalla lingua indigena "curii-tyba", che tradotto significa: molti pini, si riferiscono alle bellissime araucarie - ci accoglie con un sole splendente in un cielo così azzurro che già ci ha fatto dimenticare il grigiore del nostro inverno italiano. Naturalmente è il sorriso e la contentezza del nostro amico che ci trasmettono un'ulteriore carica quando ci abbraccia e ci da il benvenuto nella sua bellissima città.L'impressione che suscita il paesaggio, appena allontanati dall'Aeroporto, è notevole perché è verde e rigoglioso, coronato da colline che ci ricordano vagamente le nostre. Man mano che ci si avvicina alla città, spiccano e svettano grattacieli dai colori più vivaci, tra il verde lussureggiante dei numerosissimi parchi, tutti ben curati. É una città moderna con circa 2 milioni di abitanti che discendono per la maggior parte da italiani, tedeschi, polacchi, ucraini e giapponesi. É veramente eccezionale come la circolazione del traffico sia rapida e sicura, grazie al sistema del trasporto pubblico che è molto efficiente e ben organizzato e ai sensi unici sulle principali arterie.
I nostri amici Gennaro e Virginia che vivono nel quartiere italiano di Santa Felicidade, immerso in pinete di araucarie e circondato dal bosco - a mata-, ci aprono le porte della loro casa e ci presentano il loro figli: Vinicius, Beatriz e Isabel. C'è da dire che in questa parte della città emigranti veneti e trentini, con tanto duro lavoro, grande volontà e inventiva, sono riusciti a far apprezzare nel tempo i loro prodotti artigianali e industriali (mobili e piastrelle), senza dimenticare l'ottima cucina che si può assaporare nei ristoranti che spuntano numerosi lungo la via centrale del quartiere. Ci sono anche le vecchie case dove hanno vissuto i primi emigrati, conservate di proposito perché hanno un certo valore storico. Loro sono fieri nel mostrarci ciò che sono riusciti a realizzare. Non possiamo che condividere questa loro fierezza! Nei giorni in cui ci fermiamo a Curitiba è ovvio che è d'obbligo il giro della città. A piedi o con i mezzi pubblici. Ci sono molte cose da vedere e da visitare. O si va per parchi, e come ho già detto sono parecchi (Jardim Botãnico, Bosque Alemão, Parchi Barigüii, Tingüii e Tanguá, per citarne solo alcuni) o ci si intrufola nel centro storico.
Lungo strade lastricate si possono trovare la cattedrale de Nossa Senhora da Luz dos Pinhais, le piazze Garibaldi e Tiradentes, Rua das Flores, i palazzi, l'Università e sfilate vere e proprie di case coloratissime, dallo stile architettonico tipicamente portoghese, che rendono l'atmosfera ancora più allegra.
Tra queste c'è la casa dove ha vissuto Giuseppe Garibaldi durante la sua permanenza in Brasile. In via del tutto eccezionale ci danno il permesso di entrare a vederla. Siamo incuriositi dal fatto che in questa casa è stato girato il film Oriundi, con Anthony Quinn, prodotto dal nostro amico Gennaro. C'è un po' di commozione e di emozione quando varchiamo la soglia e saliamo le scale. Tutto è ben conservato. I mobili, i quadri e alcuni oggetti appartenuti all'eroe dei due mondi. Proprio questa parte della città diventa ancora più suggestiva alla domenica quando c'è il mercatino. É tutto un susseguirsi di bancarelle cariche di oggetti e suppellettili. A stento, tra la gente, si riescono ad intravedere strumenti musicali, dolciumi, quadri e tanti vestiti colorati. Da non perdere il Museo Paranense e il Teatro Paiol. Curitiba di notte è ancora più bella e suggestiva perché i monumenti e i palazzi sono illuminati. C'è sempre tanta gente che passeggia o è alla ricerca di un buon ristorante. Certamente una sosta in una churrascaría - ristorante in cui vengono serviti vari tipi di carne alla brace o allo spiedo- rappresenta un'altra tappa obbligatoria. Ce ne sono ovunque di questi locali. Il Brasile si siede a tavola e si fa servire filetti e costate. Il prezzo generalmente è fisso, perciò uno se vuole può scegliere se abbuffarsi o no!" (fine  Prima puntata) ...