Creato da cinquecieli il 31/05/2010

oniromanzia

interpretazione sogni di Cinquecieli

 

 

I sogni

Post n°3 pubblicato il 31 Maggio 2010 da cinquecieli
 
Foto di cinquecieli

Nel 1865, un sogno notturno ispirò il chimico Augusto Kekulè, così tanto da fargli intuire  la struttura della molecola del benzene e dei composti aromatici in generale, basata sulla risonanza magnetica degli elettroni, che fino a quel momento era stata un enigma per i chimici dell’epoca (tratto da Wikipedia). Ecco il suo racconto:

“ Io stavo seduto intento a scrivere il mio trattato, ma il lavoro non progrediva; i miei pensieri erano altrove. Girai la mia sedia  verso il fuoco e mi assopii. Di nuovo gli atomi si misero a saltellare davanti ai miei occhi, ma stavolta i gruppi più piccoli si mantenevano modestamente nello sfondo. L’occhio della mia mente, reso più acuto dalle ripetute visioni di questo genere, ora poteva distinguere strutture più grandi, di diverse fogge, disposte in lunghe file in qualche punto assai vicine le une alle altre, tutte che giravano e si attorcigliavano come un groviglio di serpenti in movimento. Ecco che a un tratto uno dei serpenti, afferrava la sua stessa coda, roteava ironicamente davanti ai miei occhi. Come per un lampo di luce mi svegliai.. spesi il resto della notte a elaborare le conseguenze dell’ipotesi. Signori, impariamo a sognare e forse allora intuiremo la verità” . (Tratto da pag. 578 – capitolo 14 del testo  “Chimica organica” di  Robert Thornton Morrison e Robert Nelson Boyd – (1985) Casa Editrice Ambrosiana).

Ed infatti la struttura del benzene proposta da  Kekulè è quella che ancora oggi spiega molti aspetti relativi alla stabilità dei composti aromatici.

 

Le persone sognano  perché il cervello umano non smette mai di lavorare. Quando dormiamo e senza essere inibito dal conscio, è l’inconscio che continua a rielaborare i nostri desideri più profondi, le esperienze passate che ancora non abbiamo digerito, i fatti della giornata appena trascorsa, le nostre paure.

“Il talamo è un centro nervoso situato sotto il cervello propriamente detto. La maggior parte della nostra vita si trova là, in questa piccola regione che solo un dito potrebbe schiacciare facilmente. Questo talamo è una specie di cervello dell’inconscio. La regione del talamo è il centro degli istinti, delle emozioni, del dolore, delle abitudini, dell’umore. L’inconscio, i complessi, l’eredità fisica, si addensano qui come temporali che non domandano che di essere scatenati. In più, alla base del cervello si trova un dispositivo che regola il sonno e la veglia , e che tiene sotto controllo la corteccia cerebrale. La regione del talamo è dunque un cervello intermediario di una complessità nervosa ed endocrina incalcolabile. È il grande regolatore del cervello propriamente detto e quindi anche di tutto il funzionamento dei nostri visceri.” (tratto da “Che cos’è la psicologia” di Pierre Daco – (1971) – Sansoni spa).

 

A volte, accade di fare dei sogni che sembrano particolarmente reali. Talvolta, sogniamo persone che non vedevamo da tempo, e poche ore dopo il risveglio squilla il telefono e constatiamo sorpresi che ci sta chiamando proprio la persona che abbiamo poc’anzi sognato.

Le onde cerebrali sono state studiate a lungo, ma sembra che ancora non abbiano una collocazione ben precisa. Ad esempio, sono stati fatti dei test su alcuni individui particolarmente telepatici, isolandoli in una stanza schermata da spesse barre di piombo. E’ stato verificato che i messaggi psichici inviati telepaticamente a questi soggetti sono giunti agli stessi inalterati. Chiaramente, queste prove, escludono la natura elettromagnetica delle onde cerebrali. Forse è opportuno considerarle come una forma di energia, ma non essendo percepibili, immagazzinabili, trasformabili in modo tangibile come  il calore, l’elettricità, la cinetica   allora si tratta di un’energia spirituale? L’anima?

 

Il mio interesse per i sogni risale a circa 27 anni fa, quando  avevo 13 -14 anni, mi ha sempre affascinato indagare su di me ed il mio inconscio. Così ho imparato a conoscermi meglio, ho capito anche che i miei sogni mi inviano messaggi preziosi sulla mia vita e sulle persone che fanno parte della mia quotidianità, talvolta mi parlano di persone che conosco appena.

Posto qui sotto uno dei miei tanti sogni.

Poi tocca a te: lascia in un commento il tuo sogno, ti risponderò al più presto interpretandolo!

 

Bibliografia (per l'interpretazione dei sogni contenuti nei commenti di Cinquecieli):

"L'interpretazione dei sogni" di Sigmund Freud;
"L'uomo e i suoi simboli" di C.G. Jung;
"La Cabala mistica" di Dion Fortune;
"Introduzione alla psicologia analitica" di C.G.Jung;
"L'inconscio collettivo" di C.G.Jung;
"Psicopatologia della vita quotidiana" di Sigmund Freud;
"Jung e l'immaginario alchemico" di J. Raff;
"Psicologia e alchimia" di C. G. Jung;
"L'analisi dei sogni - Gli archetipi dell'inconscio - La sincronicità " di C.G. Jung.

 

 
 
 

L'angelo del sogno

Post n°2 pubblicato il 31 Maggio 2010 da cinquecieli
 
Foto di cinquecieli

Non so per quale motivo, da qualche tempo, i sogni su di lui non mi apparirono  più criptati. Forse si trattò  della volontà di Fabrizio  cambiata: prima, nel modo più assoluto ,  non desiderava che io intuissi alcunché su di lui  e quindi , al risveglio, ricordavo di averlo sognato ma il contenuto mi sfuggiva totalmente; negli ultimi tempi invece Fabrizio faceva uscire dalla sua porta  ciò che più gli interessava ch’ io sapessi. Può essere che sia stato tutto causato da un angelo che  ho  chiamato per settimane, ancora quando mi illudevo di avere  speranze, supplicandolo di raccontarmi di lui.

Ricordo un sogno di quel periodo : “Fabrizio  appare seduto in un salotto buio osservandomi indifferente nell’oscurità senza dirmi niente; di fronte a sé, un tavolo antico vuoto , privo anche di qualsiasi soprammobile che lo decori, basso con le gambe corte e a ritortolo, mi narra di Fabrizio nei miei riguardi. A tale vista fuggo, esco ; poi ci ripenso e lo cerco sotto una pioggia scrosciante: la   gente che  incontro mi dice che lui si è rifugiato in una cava, verifico e mi accorgo che mi hanno presa in giro: non c’è nessuna cava, Fabrizio se n’è semplicemente andato.” Il  salotto buio, probabilmente, esprime la sua socialità poco chiara, non solo a me ma a chiunque. Il tavolo antico vuoto , rappresenta una contraddizione negli affetti:  un pezzo d’antiquariato ha un grosso valore nel mercato ma allo stesso tempo quel tavolino , in stile rococò, non è apparecchiato per pranzare, la sua superficie è nuda, senza cibo, e il cibo  è simulacro d’affetto, perché tutto ciò  viene introdotto nella bocca e concerne l’uso della stessa non fa che richiamare la suzione al seno della propria madre, il primo amore, quello che crescendo ognuno cerca nel partner. È possibile che la cava racconti di un suo senso di colpa, del suo non sentirsi libero nel guardare a nuove prospettive,  in ogni caso “cava” è sinonimo di miniera e pertanto delle tenebre nelle profondità della terra, di buio , ma nel sogno  la cava, anche dopo averla tanto cercata, non c’è. Molte immagini oniriche che ricordano o rinviano alla rotondità, come le caverne, le cave parlano di madre natura e quindi anche di madre-femminilità-donna. C’era un’altra donna?

Un  paio di giorni dopo, l’angelo del  sonno , amico di Morfeo, venne a trovarmi di nuovo : “su suggerimento di qualcuno senza volto, vado a prendere Fabrizio all’uscita di un negozio. Nel  primo istante non credo a ciò che l’individuo sprovvisto di faccia mi ha consigliato. Ma ecco che scorgo Fabrizio , all’altro lato di una strada di  piccolo borgo forse medioevale, che mi viene incontro camminando su un acciottolato  umido e scivoloso: ha stranamente un atteggiamento aggressivo nel viso, mi sta raggiungendo, ma senza la tranquillità con cui l ho conosciuto, e quasi violentemente mi dice :

” ho ammazzato il coniglio! ti va di mangiare la carne insieme a me?” e poi, sorprendendomi ancor di più per l’ insolito atteggiamento: ”me la dai?“.

Mi  svegliai di soprassalto, non ricordo altro.

Il mite coniglio, contrariamente a ciò che si potrebbe pensare, è associato alla vita sessuale, pertanto alla vitalità e alla volontà  di  progettare  il futuro. Nel sogno Fabrizio dichiara di avere  ucciso la sua sessualità, l’amore per la vita e la sua voglia di progetti. Anche la carne , lo indica il termine stesso, richiama la carnalità, la sessualità, e l’uccisione del coniglio insieme alla proposta di mangiarne la carne sta a significare che Fabrizio non nutriva programmi concreti e lungimiranti riguardo a noi due, mi proponeva un rapporto promiscuo, una relazione puramente sessuale.

A distanza di tempo,  mi torna in mente il fatto che successivamente al sogno del coniglio,   in un mese tra la primavera e l’estate 2008 ( rammento  essere proprio quest’intervallo stagionale  transitorio  in quanto portavo un abito, da me confezionato nel corso dell’inverno, che è senza maniche ed ha una scollatura generosa, ma è fatto da una stoffa damascata e ha la fodera e,  a causa di questi motivi, cominciava ad essere troppo pesante in quel periodo) andai a fare la spesa nell hard discount che frequentavo abitualmente. Entrando, vidi alla cassa un uomo alto ,  un po’ in carne, esageratamente  abbronzato, con i capelli a spazzola e gli occhiali rayban a goccia, incredibilmente somigliante a Fabrizio, che pagava mentre, inclinando un po’ di lato la testa, mi guardava sorridendo. La trepidante e lunga attesa  del materializzarsi di eventi tanto desiderati, a volte, gioca brutti scherzi, in quanto per lungo tempo pensati e immaginati accadere in un determinato modo e contesto, e quando si realizzano, anche di poco variati, è difficile crederci. Infatti, non mi fidai dei miei stessi occhi, rimasi per numerosi secondi  immobile, impalata all’ingresso del negozio, a bocca aperta: mi sembrava lui… lo osservai meglio tra uno scioccato e improvvisamente frequente battito di ciglia e l’altro:  l’abbronzatura così accentuata non  ricordavo essere caratteristica del mio dj, che di solito è pallidino oppure appena un po’ dorato come le sue braccia e come la mia pelle, e poi pareva un’abbronzatura procurata da una lampada solare più che dal sole cocente ispanico, e questa pratica,  un tantino frivola, vanitosa e narcisista per quanto riguarda l’aspetto estetico, anche se molto in voga tra i più, non risultava propria di Fabrizio,  ma forse non l ho conosciuto a sufficienza per poterne essere sicura. Nervosamente e in fretta gli osservai le labbra.… e furono proprio le labbra a farmi perdere le speranze, perché l’espressione della bocca mi faceva intuire che quell’uomo non volesse ciò che io bramo , quelle labbra sembrava  dicessero: “me la dai?”  proprio come nel mio sogno di pochi giorni addietro e  io non conoscevo Fabrizio in questi termini. Esitai ancora, per qualche frazione di minuto, imbarazzata da quell’ uomo che continuava a scrutarmi e con un sorrisone da un orecchio all’altro rivolto proprio a me. Fu l’impaccio  e l’incertezza che mi spinsero a proseguire senza voltarmi,  verso il cancello girevole d’entrata e le corsie con gli scaffali ricolmi del supermercato , dimenticando di accertarmi se il tizio avesse un tatuaggio sull’avambraccio destro come Fabrizio, mentre l’uomo, borbottando tra sé, usciva alle mie spalle.

Ripensai più volte a quanto successe, anche se  sarebbe stato troppo tardi per tornare indietro, mi convinsi che non potesse essere  lui  e che si fosse trattato di un  sosia, maledetta me: nell’attesa e nella speranza avevo sempre immaginato o meglio fantasticato che Fabrizio mi avrebbe avvertita, contattata prima,  per incontrarmi oppure mi avrebbe fatto una bella sorpresa al parcheggio dell’ospedale, vicino la mia auto. Com’era possibile che da Modena si fosse imbucato in uno scarno discount di Treviso per acquistare solo un paio di cose che per altro gli stavano tutte ben chiuse tra le sue manone? E se fosse stato lui, come poteva contare sul fatto che io sarei andata a fare la spesa  proprio quella mattina? Forse confidava nel suggerimento datomi da quel qualcuno senza volto comparso nel mio sogno?

 

Bibliografia (per l'interpretazione dei sogni contenuti nei commenti di Cinquecieli):

 

"L'interpretazione dei sogni" di Sigmund Freud;
"L'uomo e i suoi simboli" di C.G. Jung;
"La Cabala mistica" di Dion Fortune;
"Introduzione alla psicologia analitica" di C.G.Jung;
"L'inconscio collettivo" di C.G.Jung;
"Psicopatologia della vita quotidiana" di Sigmund Freud;
"Jung e l'immaginario alchemico" di J. Raff;
"Psicologia e alchimia" di C. G. Jung;
"L'analisi dei sogni - Gli archetipi dell'inconscio - La sincronicità " di C.G. Jung.

 

 

 
 
 
 

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