Si sta come dautunno

Il genio di Rimbaud, il genio di Modigliani.


- Ella era ben poco vestita E degli alberi grandi e indiscreti Flettevano i rami sui vetri Con malizia, vicino, vicino... Seduta sul mio seggiolone, Seminuda, giungeva le mani. Al suolo fremevano lieti i suoi piccolissimi piedi. - Io guardavo, colore di cera, un piccolo raggio di luce sfarfallare nel suo sorriso e sul suo seno, - mosca al rosaio. - Le baciai le caviglie sottili. Ebbe un ridere dolce e brutale Che si sciolse in un limpido trillo, Un ridere grazioso di cristallo. I suoi piedini sotto la camicia Si salvarono: "Beh, vuoi finirla?" - La prima audacia era stata permessa, Ma ridendo fingeva di punirla! - Baciai, palpitanti al mio labbro, I suoi timidissimi occhi; - Lei ritrasse la sua testolina Esclamando: "Ma questo è ancor meglio!... Signore, ho qualcosa da dirvi..." Tutto il resto gettai sul suo seno In un bacio, del quale ella rise D'un riso che fu generoso... - Ella era ben poco vestita E degli alberi grandi e indiscreti Flettevano i rami sui vetri Con malizia, vicino, vicino...