Si sta come dautunno

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Grazie a Benigni per avermi fatto riscoprire il secondo canto dell'inferno. Quanto lo avevo trascurato! Letto di corsa, senza il cuore, quasi come un ostacolo sul tragitto che porta a Paolo e Francesca...e invece! Che tenerezza struggente! Dopo la selva e le fiere, subito l'amore! E con l'amore la donna, accarezzata da Dante con versi sublimi. Beatrice prega Virgilio, Dante sta male, è smarrito, deve correre in suo aiuto. Beatrice soffre, e con pudore commovente si volta, celando i suoi occhi lucidi.
Donna è gentil nel ciel che si compiangedi questo 'mpedimento ov' io ti mando,sì che duro giudicio là sù frange.Questa chiese Lucia in suo dimandoe disse: — Or ha bisogno il tuo fedeledi te, e io a te lo raccomando —.Lucia, nimica di ciascun crudele,si mosse, e venne al loco dov' i' era,che mi sedea con l'antica Rachele.Disse: — Beatrice, loda di Dio vera,ché non soccorri quei che t'amò tanto,ch'uscì per te de la volgare schiera?Non odi tu la pieta del suo pianto,non vedi tu la morte che 'l combattesu la fiumana ove 'l mar non ha vanto? —.Al mondo non fur mai persone rattea far lor pro o a fuggir lor danno,com' io, dopo cotai parole fatte,venni qua giù del mio beato scanno,fidandomi del tuo parlare onesto,ch'onora te e quei ch'udito l'hanno".Poscia che m'ebbe ragionato questo,li occhi lucenti lagrimando volse,per che mi fece del venir più presto.