on_the_air

Raid Marocco, ottobre/novembre 2014


Questa volta ve lo racconto così.....Ho visto arrivare l'elettricità che un tempo spariva alle 23, l'asfalto che ha sostituito avventurose piste di montagna, Internet che ha reso meno isolate talune località, il bagno in camera, ma non ancora il riscaldamento. I bambini, le persone sono rimaste le stesse, vestite di poche cose, sempre curiose, ma con rispetto......Ho visto donne e figlie lavare i panni in riva al fiume, donne e uomini cavalcare asini e ciuchi stracarichi oltre misura, principale ed unico mezzo di trasporto nel Marocco rurale e di montagna, ho visto auto con quasi 1 milione di km all'attivo, moto diventare tricicli con cassone al posteriore, bambini uscire dalle case più spettinati che mai, uomini camminare per le strade di montagna con sulle spalle vanghe e zappe, donne alle 8.30 di mattina con non più di 10 gradi lavorare nei campi chine con i piedi nell'acqua o nel fango.Ho visto sparuti gruppi di case dopo ore e ore di piste di montagna dove non arrivano l'elettricità e l'acqua corrente abitate da gruppi di famiglie, ho visto il sole oltre i 2000m che non scalda mai, le tende berbere nel deserto, l'alba ed il tramonto dove luna e sole si danno il cambio come in un turno di lavoro, la sabbia bianca e gialla solcata dalle ruote della mia moto.Donne con denti che avrebbero bisogno di un gran lavoro ed uomini i cui denti non ci sono più, donne con il velo che lascia solo il viso e gli occhi da vedere e donne che invece ballano la danza del ventre, ho visto gli uomini fumare, tanto, ho visto persone magre per la fame e grasse per la ricchezza, ho visto locali di una tale precarietà che non so ancora se resisteranno all'inverno, ho visto strade con buche che se le prendi male ti rovini te ed il mezzo.Ho visto la miseria come era da noi un secolo fa, ho visto la ricchezza come è invece ora anche da noi, medine autentiche come quella di Fes e per i turisti come quella di Marrakech, ho visto uno stridore tra ricchi e poveri, tra fortunati e disperati che da noi non è nemmeno immaginabile, ho visto panorami mozzafiato, la natura a far da padrona, tramonti da cartolina, un freddo cane, un caos di traffico nella grandi città, una solutudine, una pace ed un silenzio da registrare e portarsi via se fosse possibile.Ho visto gente dignitosa e gente meno dignitosa, onesti e meno onesti come succede in ogni parte del mondo dove ci si deve arrabattare per arrivare a fine giornata, ho visto bambine e bambini felici al nostro passaggio che lo ricorderanno come un evento importante, ho visto, ho visto......
Questo è il Marocco, quello vero, che un viaggio turistico organizzato, quello che con un pullman finisce sulle strade, nelle grandi città imperiali, in qualche medina, in qualche moschea non ti farà mai vedere, ho patito il freddo, tanto, sono arrivato spesso a sera esausto, ma conserverò per sempre un ricordo fantastico di questa mia terza avventura nel paese della bandiera rossa con la stella al centro.Quanto sopra è quello che stavolta mi è venuto di scrivere, chi invece vuole un racconto dettagliato, un report vero, potrà leggersi quanto ho pubblicato nei mie due precedenti viaggi, quello del 2007 e quello del 2011, sono in questo blog, colonna di destra, tra un po' arriverà qualche bella foto e dei video da cui nascerà una bella presentazione multimediale, ma ci vorrà ancora tempo, pazientate che ne varrà comunque la pena.....Buona strada, Alex. Qui trovate un "film" di 1 ora e 9 minuti che racconta in video, fantastiche immagini e buona musica questa bellissima esperienza.P.S. Un grande grazie alla Tom42 a cui ho delegato tutta la parte logistico/organizzativa del raid, grazie a tutti i partecipanti che hanno formato un gruppo forte e coeso, grazie a Mohamed, la nostra guida marocchina, a Gianluca Bonilauri, guida di Tom42, a Paolo Polito, medico al seguito, a Bruno Birbes, dakariano e guida nei percorsi off/road, grazie ad Alberto Peruzzi compagno di stanza, grazie a Toni Merendino di Tom42 per tutto il supporto avuto prima del tour, grazie a mia moglie ed alla mia famiglia che ancora una volta mi hanno permesso di vivere una bellissima esperienza come questa.