Ex base NATO "Livorno" - Monte del Giogo
Cari lettori non vi perdete questo articolo, chi segue il blog sa che è dedicato ai viaggi, alle moto, alla fotografia e alla radio (intesa come mezzo di comunicazione), bene, questo è forse l'unico post da quando è nato OnTheAir che racchiude tutti insieme questi argomenti e anche qualcosa di più, fatevi prendere dalla lettura (e dalle immagini e dai video) ed arrivate fino in fondo, non ve ne pentirete!Nei miei tour in moto nella Lunigiana mi era capitato di scorgere sulla sommita di un monte delle enormi antenne paraboloidi, mi avevano destato curiosità, ma non ero mai andato oltre, è stato un articolo di Mario Ciaccia sullo Speciale di Motociclismo "Itinerari in moto" - tutte le regioni d'Italia intitolato "Tornanti & Radar" che mi ha dato l'ispirazione per scoprire questo reperto "archeologico" delle telecomunicazioni dello scorso secolo, vediamo di capire come.....
Negli anni della guerra fredda le nazioni aderenti al patto atlantico della NATO sentirono il bisogno di avere una propria rete di comunicazione globale in grado di dare una sicurezza di collegamento anche in caso di conflitto mondiale, era infatti il periodo storico in cui le democrazie occidentali si opponevano e si misuravano con il blocco sovietico a colpi di azioni di spionaggio e controspionaggio. Quanto siamo davvero andati vicini ad una terza guerra mondiale non lo sapremo mai, ma le contromisure furono prese e la rete di comunicazione Troposcatter ne è una concreta testimonianza.
Consideriamo che siamo in un periodo tecnologico in cui non esistevano Internet, satelliti e cellulari, quindi l'unica alternativa ai collegamenti in onde corte (HF) facilmente individuabili e disturbabili erano le UHF con tecniche militari all'avanguardia.La stazione NATO "Livorno" il cui nome lo prende probabilmente dalla base NATO di Camp Darby collocata tra Livorno e Pisa e per il fatto che il comando strategico/operativo delle forze americane durante la seconda guerra mondiale era per queste zone a Livorno, è ancora oggi presente in tutte le sue caratteristiche: impianti, locali e strutture, tutto ormai in un tremendo stato di abbandono.Alcuni anni fa è stato iniziato un progetto di recupero e conservazione museale con centro di ricerca e sperimentazione da parte dell'A.R.I. Associazione Radioamatori Italiani - sezione di Parma che aveva ottenuto la gestione di un locale e di un traliccio antenne, purtroppo, non so per quale motivo, il cartello ARI sul cancello d'ingresso non c'è più, di antenne sul traliccio ne è rimasta una sola, una semplice verticale V-UHF ed alcuni cavi di alimentazione delle antenne risultano tranciati, anche se la stanza dove vanno a finire è l'unica con infissi e porte chiuse, speriamo quindi che tale ambizioso progetto possa trovare un seguito. AGGIORNAMENTO: il progetto è stato abbandonato così come il presidio ARI ed il nominativo dedicato IK4MGV con il relativo sito web.
Io sono Radioamatore, se ne volete sapere di più vi consiglio di leggere
questo articolo sul blog, ho cercato di contattare via mail e via radio qualcuno dei radioamatori che gestivano il sito, ma non ho avuto successo.Ieri mattina ho deciso quindi di andare a visitare la Stazione unendo allo scopo un bel viaggio in moto con la mia R1150GS Adventure, moglie e radio al seguito, raggiungerla è abbastanza facile, si prendono la A12-15 e si esce ad Aulla, poi si seguono le indicazioni per Comano sull'Appennino Tosco Emiliano. Ad un certo punto si intravede a sinistra una stradina asfaltata che si addentra nel bosco, non c'è alcuna segnalazione, si inizia a salire per un tragitto lungo 3Km, ATTENZIONE: nei primi 200m la strada è molto malmessa e l'asfalto è rovinato con enormi buche e scalini di 20cm, con enduro stradali e 4x4 si va su prestando attenzione, con moto stradali non saprei, dopo questi 200m comunque la stradina è a posto e molto bella con i suoi panorami.La stazione è sulla sommità del Monte del Giogo la cui vista spazia a 360 gradi, un cancello scorrevole reca un cartello di "Pericolo e divieto di accesso", quindi entrate a vostro rischio, sia ben chiaro, non è chiuso così come la recinzione è divelta in diversi punti, l'ho aperto e sono entrato con la moto andando fin sotto le antenne, l'impatto è notevole, sembra di essere a Chernobyl in era post atomica, se andate dentro i caseggiati l'atmosfera ricorda invece Shining il film, da brividi.Cliccate sull'imagine sotto per un album video-fotografico che descrive tutta la struttura
Pensare a come pulsava di vita questo ambiente tra gli anni 50 e 90 ti fa immaginare un mondo diverso, era una postazione strategica, presidiata giorno e notte da personale militare, tecnici radio e manutentori, smantellare il tutto probabilmente sarebbe costato troppo così è stata semplicemente abbandonata al suo destino di reperto militare tecnologico del passato, che peccato..... Ce ne sono altre in Italia sul continente ed una in Sardegna che versa nelle stesse condizioni, sarei molto curioso di vedere come sono messe.Mi sono portato dietro la radio, una V-UHF digitale e analogica, da quassù si prende il "mondo" ed a aprte quelli degli impianti presenti non ci sono disturbi elettrici, sarebbe una sede ottima per contest radiantistici, ho fatto qualche QSO (collegamento), c'è solo l'imbarazzo della scelta per selezionare i ripetitori da impegnare, peccato che non ce ne sia qui uno radioamatoriale, sarebbe una location fantastica, in verità non è tutto abbandonato, ci sono delle stazioni di rilevamento climatico ancora in funzione, così come ripetitori civili e ministeriali in locali autonomi e chiusi.
Dopo aver curiosato intorno e nei locali aperti dove si potrebbe girare un bel film di tensione e paura abbiamo fatto qualche bella foto panoramica e poi siamo rimontati in moto, scesi dalla stradina prendendo a sx ci siamo diretti verso il Passo del Lagastrello per poi scendere ad Aulla, il tempo minacciava pioggia e così ho puntato la mia Adventure verso casa, un tuffo nella storia è stato fatto, una bella girata in moto pure, qualche bella foto e collegamenti radio, insomma: una mia giornata tipo!Per chi vuole approfondire l'argomento consiglio di dedicare qualche minuto alla visione di
questo video (file di grosse dimensioni, attendere che venga caricato) che spiega tutta la storia della Stazione NATO e di tutto il sistema interconnesso a livello mondiale.
Lamps! Alex OnTheAir e 73 de I5EKX.