on_the_air

Nord Kapp, il ritorno.....


(parte 2 - segue dalla parte 1)
Si, siamo tornati, è passato ormai più di un mese ed a "freddo" le sensazioni possono essere trasmesse in modo più obiettivo e razionale, vi racconterò quindi quelle che sono le mie considerazioni lasciando ad un articolo successivo il report dettagliato del viaggio in modo che chi volesse possa farlo basandosi sulla nostra esperienza.Ve lo dico subito, è stato ad oggi il viaggio più bello della mia vita motociclistica, il più lungo, il più coinvolgente, il più emozionante, una vera scoperta giorno per giorno, una piccola/grande avventura vissuta insieme a mia moglie e fantastici compagni di viaggio. Sono stato in Africa più volte ed ho girato buona parte dell'Europa come si suol dire isole comprese, ma questo viaggio che per le sue caratteristiche (tutto stradale) ho potuto condividere con la mia "metà" ha segnato in modo indelebile la mia passione motociclistica.23 giorni, di meno non ce l'avremmo fatta a meno di rinunciare a perle come le Lofoten, le Vesteralen, Stoccolma, Bergen, .... siamo saliti dall'Austria fino alla bassa Germania fermandoci in un tranquillo e gradevole paesino, il giorno dopo dritti verso il Nord percorrendo le autostrade tedesche che purtroppo nel nostro periodo erano in buona parte sotto "lavori in corso", poi traghetto per la Danimarca e quindi ponte di Oresund che ci ha portato dritti in Svezia.E' questo il percorso più scorrevole e veloce per arrivare nella penisola scandinava, il ponte di Oresund impegnato da Sud entra sotto il livello del mare con una galleria non molto lunga per poi uscire ed aprirsi sulle immense e lunghe arcate (realizzate tra l'altro dalla nostra CMF di Guasticce - LI) che finiranno poi in territorio svedese, chi volesse rendersi conto dell'opera può guardare la serie criminale Netflix "The Bridge" il cui tessuto connettivo è proprio il ponte e le due città che collega.Dalla Svezia abbiamo iniziato la nostra lunga salita fermandoci 2 notti a Stoccolma dove il solo museo del Vasa merita un viaggio, poi di nuovo in viaggio, le strade sono dritte e scorrevoli a 3 corsie dinamiche, vale a dire a volte hai due corsie, a volte una sola, il limite massimo non è mai sopra i 110Km/h e vi sono anche diversi Autovelox, solo una volta tornato scoprirò che sono quasi tutti inefficaci con le moto in quanto fanno la fotografia frontalmente.Ci siamo resi conto di essere veramente lontani da casa quando siamo arrivati al Circolo Polare Artico, fa una certa sensazione leggere le coordinate impresse per terra lungo la linea che attraversa il globo terrestre e le distanze dalle principali città del mondo, la Lapponia da un senso di pace e di infinito, le renne sono veramente presenti (e pericolose) lungo le strade, non come in Svezia dove ne abbiamo viste solo due in lontananza!
Il sole di mezzanotte è ormai una presenza costante e crea anche qualche problema per il sonno, non ti alzare a far pipì di notte perchè ti ritroveresti in piena luce del giorno, inoltre stando per lunghi periodi al buio non si preoccupano davvero di mettere infissi ermetici per la luce tanto che ci dovevamo ingegnare a coprire le finestre con quello che capitava.Raggiungere Capo Nord è stato tutto sommato abbastanza facile, il meteo eccezionalmente bello (soltanto 2gg di pioggia su 23) ci ha dato una mano, la sensazione quando arrivi è appagante, l'adrenalina crolla e ti senti felice e realizzato, ce lo siamo goduti per bene portando le moto fin sotto il globo e rimanendo fino a tardi, i paesaggi visti fin qui sono davvero meravigliosi, ma il bello deve ancora venire, nella discesa del ritorno inizia infatti la "vacanza" vera e propria.Difficile e lungo rendervi partecipi delle fantastiche bellezze naturali che abbiamo visto: le isole Lofoten, in pratica le Dolomiti con il mare attorno, le selvagge Vesteralen da cui non perdersi assolutamente il Whale Safari per l'avvistemento dei Capodogli, e poi a scendere i fantastici fiordi, i parchi naturali, i ghiacciai, le maree con le immense spiagge bianche, le case rosse dei pescatori, la caratteristica Bergen con le case "storte" ed il mercato del pesce (la cui gestione è in pratica monopolio degli italiani, curioso vero?), le cascate, l'acqua dolce e salata elemento naturale e caratteristico di tutta la penisola scandinava.Giunti nel sud della Norvegia abbiamo preso il traghetto per il Nord della Danimarca, l'abbiamo percorsa tutta per ridiscendere dalla Germania, ma passando poi dalla Svizzera e per non farci mancare niente pure la via Mala e il Passo Spluga!Che dirvi, se lo dovessi rifare per la prima volta non cambierei una virgola dell'itinerario, non c'è una tappa di cui mi sono pentito, un posto visitato in cui non sarei voluto andare, forse una piccola delusione dall'Atlantic Road che mi aspettavo più lunga, ardita e scenografica, ma a volte le foto rendono più della realtà.Mi sono rimaste impresse le gallerie norvegesi, tante, lunghe, lunghissime, una anche di 11Km! Spesso sottomarine come quella che porta all'isola dove c'è il globo di Nord Kapp, 7Km a 7gradi, bbbrrrrr! E non vi aspettate che siano belle, larghe e illuminate come quelle delle nostre autostrade, anzi, spesso a volta naturale, con pochi spazi di fuga, due sole corsie e poco illuminate. I ponti sono innumerevoli, arditi e spettacolari nella vista, sono una caratteristica della Norvegia, tenendo conto della sua viabilità e che i limiti orari sono in genere di max 90/100Km/h sappiate che le medie giornaliere di percorrenza saranno sensibilmente più basse di quelle degli altri paesi, ricordatelo nella programmazione del vostro viaggio. Innumerevoli anche i traghetti presi per attraversare i fiordi, una esperienza bella e simpatica, sono frequenti, il biglietto si fa in linea e durante il tragitto si possono ammirare dei bellissimi panorami.Il mangiare per noi italiani è forse la parte più "difficile" del viaggio, il salmone artico è veramente buono, la renna pure, ma non puoi andare avanti più di due settimane senza la varietà a cui noi siamo abituati, fondamentale è stato l'esserci organizzati per mangiare anche cibo nostrano portato da casa, spaghetti e sughi con olio  di quello buono, cose che credetemi fanno la differenza.Per dormire al nord ci siamo affidati alle tipiche sistemazioni in case prenotate con AirBNB, nelle case dei pescatori, in bungalows nei campeggi, ostelli e dove possibile negli alberghi della catena Scandic Hotels, una vera garanzia per la sistemazione, le abbondanti colazioni ed il buon rapporto qualità/prezzo. Volendo è possibile pagare qualsiasi cosa con Bancomat (a volte non accettato) o Carta di Credito (sempre accettata), ma un po' di valuta locale appresso conviene portarla per la Svezia, la Norvegia e la Danimarca, in Finlandia c'è l'Euro, il periodo migliore in assoluto per questo viaggio è da fine giugno fino a tutto luglio, troverete il sole di mezzanotte, statisticamente bel tempo e meno affollamento che ad agosto quando la possibilità di avere giornate con pioggia è più facile.
La moto ideale sarà quella che a voi piace di più, la vostra, non vi create problemi per questo, l'affidabilità del mezzo è invece necessaria e fondamentale, a Nord ci sono strade dove si viaggia per ore senza avere vicine grandi città e/o attraversamenti di ponti e gallerie dove un serio problema meccanico o di ciclistica potrebbe compromettere il vostro viaggio, le nostre moto in quasi 11.000Km non hanno avuto il minimo problema.Non sottovalutate il vestiario tecnico per la moto e per andare a giro una volta scesi, andrete incontro a temperature che vanno dai quasi zero gradi agli oltre trenta!A questo articolo come scritto all'inizio ne seguirà un altro con le tappe giorno per giorno e tutte le indicazioni necessarie per poter ripetere questa fantastica esperienza, un ulteriore quarto articolo comprenderà tutta la documentazione video/fotografica che sto raccogliendo dagli altri 4 partecipanti.Buona strada, Alex OnTheAir(continua nella parte 3)