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Recensione "La mia Siberia" di Adalberto Buzzin


Adalberto è una di quelle amicizie virtuali nate con i social network come facebook, qualcosa in comune per venire in contatto c'è sempre ed in questo caso è stata la passione per i viaggi, è uno dei pochi viaggiatori di cui ho scritto che non conosco personalmente e con cui non abbia condiviso qualche esperienza di viaggio, i motivi principalmente sono due: il primo è che non utilizza la moto, il secondo è che va dove fa troppo freddo, ma proprio tanto freddo!Il suo frequentare ambienti estremi mi ha affascinato, alcuni dei suoi viaggi sono delle vere e proprie imprese che si spingono dove la sopportazione umana delle condizioni climatiche avverse non è proprio alla portata di tutti, il libro è una specie di diario che cavalca un lungo periodo di tempo nel quale si spinge sempre ad est, verso luoghi inospitali come appunto la Siberia.
Il suo raccontare è molto genuino e sincero, si sente che vive e condivide l'esperienza in tutti i suoi aspetti umani e culturali, attraverso interviste e racconti presi direttamente dalla popolazione autoctona viaggia nella storia del grande e vasto territorio siberiano.Sono tra l'altro posti in cui non sono mai andato (e dove probabilmente mai andrò) e le numerose fotografie in BN incluse nel racconto ti fanno capire cosa sia la condizione di vita di quei popoli lontani dal benessere così come noi lo conosciamo, la storia, anche politica, ti trasporta in un emozionante viaggio che senza il libro di Adalberto non avrei mai fatto, anche se solo virtualmente.La mia Siberia di Adalberto Buzzin - 166 pagine - lo trovate su Amazon libri anche in formato digitale, buona lettura.