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Comunicare: in moto, in auto, ... (parte 1)


Come avevo scritto nel mio primo messaggio, nelle quattro voci che animano questo blog c'è anche la radio, intesa come mezzo di comunicazione interattivo e non di solo ascolto, l'argomento non è facile da trattare, cercherò di farlo prendendo come riferimento l'utilizzo di un ricetrasmettitore (in breve RTX) in moto, gli stessi concetti saranno ancor più facilmente applicabili con qualsiasi altro mezzo o anche semplicemente in escursioni a piedi.Innanzitutto consiglierei una lettura dell'interessante articolo apparso su Motociclismo di ottobre nella rubrica "Cybermoto" dove in un paio di pagine si cerca di introdurre l'argomento con concetti semplici anche se ovviamente incompleti, vediamo quindi di approfondire l'argomento.
I possibili metodi di comunicazione si riconducono all'apparato utilizzato, che può essere professionale/amatoriale come l'RTX nella foto a lato per il cui utilizzo è necessaria una patente e licenza di Radioamatore oppure RTX per il tempo libero di cui parleremo successivamente.Premetto subito che conseguire la patente di Radioamatore non è cosa facile, bisogna infatti sostenere un esame di radioelettronica presso una delle Direzioni Compartimentali del Ministero delle Comunicazioni, e una volta conseguita è necessario richiedere la licenza (validità decennale con rinnovo annuale tramite versamento di c.c.p.) che viene rilasciata con il nulla osta di diversi settori competenti in materia, sarà negata a chiunque abbia pendenze con la giustizia o non abbia fissa dimora, ecc. ecc.Se tutto è positivo riceverete un nominativo (ad esempio il mio è i5ekx) che vi contraddistinguerà in tutto il mondo potendo da esso risalire direttamete al titolare ("i" sta per Italia, "5" per Toscana, "ekx" è una combinazione di lettere che identifica la persona), il mondo che vi si aprirà è enorme e le possibilità di comunicazione infinite, annovero tra i miei collegamenti le stazioni spaziali orbitanti, isole sconosciute in grandi arcipelaghi, spedizioni in Artide e Antartide, nonchè capi di stato e reggenti che pare annoverino tra le loro attività anche quella di Radioamatore.Tutto questo ha ovviamente degli impegni e regole a cui sottostare, comunemente chiamate "ham spirit" nell'ambiente, da tenere presente che il servizio di Radioamatore prevede l'utilizzo della radio come sperimentazione, studio e ricerca, non la sola comunicazione per la quale si devono invece utilizzare i normali apparecchi commerciali (Telefoni cellulari, satellitari, apparati PMR o LPD, CB,....), inoltre l'eventuale utilizzo in caso di manifestazioni sportive deve essere appositamente autorizzato di volta in volta tramite richiesta scritta all'ufficio competente.Nel caso di uscite tra motociclisti l'avere un RTX e licenza di Radioamatore permetterebbe una maggiore sicurezza in tante situazioni dato che praticamente in qualsiasi luogo si riesce sempre a trovare il modo di comunicare, anche dove non arrivano i normali cellulari, tra l'altro i palmari V-UHF di ultima generazione permettono in caso di vera emergenza l'accesso a frequenze e servizi civili di soccorso.Bene, se siete fin qui stati rapiti dalla lettura sarà bene cominciare a documentarvi, il miglior modo è visitare i siti ufficiali delle due associazioni di Radioamatori presenti in Italia: ARI e CISAR dove troverete tutte le informazioni per iniziare, esistono anche delle sedi locali, magari anche nella vostra città.Il prossimo messaggio riguarderà invece gli apparati per il tempo libero (in breve PMR) utilizzabili senza l'obbligo di sostenere alcun esame o richiedere licenze, basta un modesto canone annuale come per gli apparati CB 27Mhz, continuerò poi la trattazione dell'argomento con esempi di collegamento per l'utilizzo tra moto e moto e i possibili sviluppi permessi dal comunicare via radio.Continua nella parte 2