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Recensione


In questi caldi giorni di agosto ho finito di leggere il libro "Il giro del mondo in moto" (57.000km in solitaria) di Marco Deambrogio (Sperling & Kupfer Editori) avuto come regalo di Natale dal mio amico motociclista Alberto Golinelli.La lettura è abbastanza avvincente e le vicissitudini di Marco sono veramente tante, ma chiariamo subito una cosa: il viaggio è "limitato" al continente americano, a quello asiatico e all'Europa, rimangono fuori Africa e Oceania, la moto utilizzata è una BMW F650GS completa ovviamente di borse e accessori.Lo scrittore si definisce un viaggiatore non estremo, disorganizzato e fatalista, l'affermazione è vera solo in parte, le sue esperienze non motociclistiche sono infatti non comuni e descritte all'inizio del libro, come ad esempio l'aver raggiunto il Polo Nord geografico a piedi, un'impresa di cui possono vantarsi non più di 150 persone nel mondo.La sua esperienza di raid in moto inizia invece recentemente venendo folgorato dalla vista della carcassa di una moto abbandonata nel bush australiano, sarà quello il momento in cui inizierà a sognare e poi realizzare il suo giro del mondo in moto.Devo dire che un motociclista esperto, magari uno che ama fare turismo a lungo raggio, anche in fuoristrada, avrebbe ridotto di almeno il 50% gli inconvenienti che inevitabilmente si sono presentati durante il viaggio, parlo di ricambi, vestiario, attrezzatura tecnica, cartografia, GPS, ..... La magia di Marco però sta proprio nel riuscire a superare QUALSIASI ostacolo pratico o umano che si possa verificare, e soltanto sfogliando le pagine del libro vi potrete rendere conto di questa mia affermazione, ne consiglio quindi la lettura a chiunque abbia almeno una volta nella vita sognato di lasciare tutto e partire!E gia che ci siamo andatevi a vedere cosa hanno combinato quei due girelloni di Evan McGregor e Charley Boorman con le loro BMW R1200GS Adventure!