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L'eroica........ disfatta! Parte 2 di 3


Il recupero della moto
(Segue dalla parte 1/3)Trovato il ricovero per la moto si tratta ora di organizzare la riparazione e il recupero della moto, la domenica avevo programmato da tempo una giornata con la famiglia, ci sarebbe quindi il 2 giugno, ma lasciare la moto sotto la tettoia del cascinale in mezzo ai trattori alcuni giorni non mi sembra una bella cosa, anche nei confronti della fattoria, decido quindi di andare lunedì 31.
Non è cosa da poco: un giorno di ferie io, una giornata persa di lavoro per mia moglie, poi prepara un'officina "mobile", carica ruote a attrezzi sulla Nissan Micra e parti per Monteroni d'Arbia, 2 ore ad andare e 2 ore a tornare, sosta pranzo esclusa.(a sx la moto riparata con ruota nuova)Fatto sta che prima delle 14 siamo già alla fattoria, scaricato tutto mi preparo per smontare la ruota posteriore, nel frattempo arriva Franco della fattoria e mi chiede se ho bisogno d'aiuto, con una certa tranquillità gli dico di no, ho smontato e rimontato ruote decine di volte in vita mia ed ho tutto l'occorrente per fare fronte anche ad eventuali imprevisti, così almeno speravo......Tolgo dado e rondella del perno ruota e con il martello di gomma cerco di farlo uscire, qui viene il "bello": non si muove di un millimetro, botte, controbotte, svitol, di tutto, di più, ma non si muove, purtroppo è successa la cosa peggiore che poteva succedere, si è "imparentato" con il mozzo ruota a causa di qualche detrito metallico che si è insinuato tra i due corpi.Sono abbastanza sgomento, comincio a pensare al recupero della moto con un furgone, Baglioni si era dimostrato disponibile, ma fino al 7 giugno non sarebbe potuto intervenire, potrei ripiegare su Peruzzi Moto di Castelfiorentino, non molto lontano, ma mentre ne ragiono con mia moglie arriva Franco, aveva capito dai rumori e dal tempo passato che c'era qualcosa che non andava.
Si decide insieme di provare a togliere il perno a suon di
martellate interponendo un blocco di alluminio per non danneggiare la filettatura, tra mazze e contromazze, quando ormai stavamo per buttare la spugna ci riusciamo, il perno è leggermente "sfregato" all'interno, andiamo quindi nell'officina trattori per cercare di lisciare la superficie e recuperare la filettatura, non sarà facile, ma grazie all'esperienza e alla capacità di Franco usciamo vincitori anche da questa prova!(nelle 4 foto sopra e sotto il distanziale fotografato da tutti i lati)L'officina sembra quella di un film, buia e polverosa, con i raggi di sole che filtrano dalla porta di legno, la polvere che si alza ad ogni movimento, la ruggine che comanda su tutto e gli enormi attrezzi da cingolati che fanno apparire piccolo piccolo il perno della ruota, eppure Franco e quest'ambiente saranno determinanti nel farmi ritornare a casa a cavallo della mia Caponord.
Con l'aiuto di mia moglie cambio entrambe le ruote, mi vesto da
moto e ripartiamo nel tardo pomeriggio, come scordare l'impegno di Franco, credo che nella sfortuna non potevo essere più fortunato, ho trovato infatti una persona in gamba, appassionato endurista al punto da capire la situazione ed aiutarmi dedicando oltre un'ora della sua giornata per risolvere la situazione di cui da solo non sarei sicuramente venuto a capo, grazie Franco! E' anche per persone come te che ogni volta che saluto un motociclista so di essere di fronte a persone vermente speciali.Arrivo a casa verso le 18:30 come al solito distrutto dalla fatica, oggi ho fatto il bis dedicandomi alla Caponord, con un'attenta pulizia, ingrassaggio e controllo di ogni parte, questa moto in 75.000Km percorsi tra il contimente africano, gli sterrati Alpini e appenninici, l'asfalto delle Dolomiti e le gite furoi porta non mi aveva mai e dico mai, lasciato a piedi, ci voleva proprio un inconveniente "esterno" perchè succedesse.
La ruota e il distanziale li trovate fotografati in questo articolo, la prossima settimana li porterò da Baglioni che avrà così modo di esaminarli e dire la sua nella terza parte di questo racconto, non per trovare "colpevoli", ma semplicemente per capire dove il dimensionamento e le tolleranze sono state sbagliate, la ruota ormai è andata, da un particolare si vede in basso a sinistra un crepa nel mozzo, il danno non è da poco visto quello che costano, probabilmente non sarebbe successo se non avessi continuato il giro, ma ormai è andata ed è inutile recriminare.........(Continua nella parte 3/3)