ON THE ROAD

Post N° 429


TALKIN’ NEW YORK BLUES 5Tesoro, dammi solo un'altra possibilità Per viaggiare sul tuo treno passeggeri. Ho cercato dovunque una ragazza come te, non ho trovato nessuno perciò dovrai farmi solo un favore, dammi solo un'altra possibilità.(Honey, just allow me one more chance)Kruna guardò la stanza vuota e la chitarra sul letto sfatto.Sopra cìera un biglietto in stampatello “pensami mentre mi aspetti”.Si rannicchiò dentro la poltrona di velluto marrone di terza mano e si assopì.Si svegliò di colpo quando  sentì Robert  armeggiare con la chiave.Aveva i crampi al collo per essere stata rannicchiata e avverti’ un formicolio alle gambe quando cerco’ di fare un po’ di stretching.Incrocio’ le mani dietro la testa.-ho una sorpresa- le disse mentre entrava agitando la borsa di carta.Si chinò per darle un bacio.-una sorpresa?- Kruna era curiosa di sapere cosa diavolo ci fosse in quella borsa e cerco’ di prendergliela dalle mani.-niente da fare,Prima devi ascoltare -Prese la chitarra e si mise a sedere per terra davanti a lei a cantarle ‘Rolling on my mind’ -l’ho scritta oggi per te- e arricciò le labbra in cerca di un altro bacio.Kruna sorrise.Era orgogliosa di lui e cercò di dimostrarglielo generosamente.-chiudi gli occhi- le mormoro’ fra i capelli.Sentì il fruscìo dei vestiti mentre si spogliava,il rumore della borsa di carta.Cercò di immaginare cosa avesse comperato.Quando sentì il tocco delle sue labbra sulle palpebre aprì gli occhi e lo vide camminare su e giù per la stanza voltato per metà in attesa di un suo commento-accidenti Rob....sono senza parole....sai che quei jeans....hai un posteriore molto sexi.Non l’avevo notato con gli altri.Ruotò il collo , si guardò in basso il fondoschiena e si mise a ridere-sei la prima che mi fa un complimento del genere-Fece ancora qualche passo ancheggiando mentre si passava la mano aperta lungo le cosce con aria ammiccante-avevo avuto la sensazione di non piacerti troppo in quel senso.lo so...non trasudo sensualità-ti diverti a crearti dei problemi,Rob?-Si ricordò del suo sedicente amico Brian che gli aveva soffiato una ragazza dicendo ‘ci metti troppo ad abbordarle,bisogna saperci fare e tu hai l’aria di uno che sta ancora all’asilo per certe cose’. Quelle ‘cose’ gli erano sembrate tremendamente complicate e tutto perchè era nato di sesso maschile.Come mai gli altri sapevano e lui quando aveva sedici anni aveva solo una vaga idea di come si facesse ad eccitare una ragazza? Gli piaceva anche parlare di musica,raccontare i suoi progetti e invece si trovava sempre a far tappezzeria e invariabilmente andava in bianco.Forse c’era qualcosa in lui di sbagliato e quella idea se l’era portata appresso fino al college.A quel tempo Rosie gli aveva fatto una corte spietata.Aveva capito che era proprio imbranato in quelle cose.Era riuscito finalmente con lei quel sabato di maggio.Se lo ricordava perfettamente.Non aveva dormito per tutta la notte precedente talmente era su di giri.Era rimasto alzato a fare le prove.Cosa le avrebbe detto?E soprattutto cosa avrebbe fatto per non deluderla?Era stata proprio lei ad insegnargli l’abc del sesso e concluse che aveva perso del tempo prezioso a farsi inutili paranoie grazie alla sua educazione.Da Rosie in poi  si era lanciato in una girandola di storie.Gli piacevano shikse perchè erano più aperte.Erano state tutte storie brevi prima di Cora.L’aveva conosciuta il giorno di rosh hashanah.L’aveva svezzato in fretta dalla sua timidezza cancellandogli ogni paura fino a farlo diventare un giocattolo nelle sue mani.Dalla riconoscenza era passato lentamente all’odio sottile per quella sua aria materna che celava la stoffa della donna stronza che sfrutta le novità fino a quando convengono.-a cosa stai pensando?--il solito passato che ritorna....niente di eclatante.Mi chiedevo per quale strano processo finisci per odiare qualcuno che hai amato.Si capovolge tutto senza che tu te ne accorga.Come ti spieghi.....tu con quel tizio degli asciugamani?--non l’ho mai amato,mi piaceva stare con lui ma non chiedermi il perchè.Lo sai che lavoro faceva?-Kruna gli lancio’ uno sguardo disarmato come se volesse in qualche modo neutralizzare quello che stava per svelare-lo so già..roba illegale..le brutte notizie hanno le ali..ma non sono qui a giudicare nessuno.Ci sono già abbastanza tribunali gratuiti e io non voglio far parte del gioco.Lasciamo perdere!--che ne dici di preparare qualcosa?non hai fame?--mangiare è l’ultimo dei miei problemi-.Risero.Si avvicino’ a lei e si mise a darle dei leggeri buffetti sulle guance.Si mise a scannerizzarla col suo sgardo liquido.La desiderava da morire.Sbirciò l’orologio.Era ora di andare a guadagnarsi i dieci dollari.Prese l’armonica e si mise a suonare ’Scarborough fair’.Avrebbe anche potuto suonarla nel sonno tanto  la sapeva  alla perfezione.-i tuoi baci mi fanno bene.Senti come scivolano le mie labbra sull’armonica?-Ripeté il ritornello mentre erano seduti sul lettoHave you been to Scarborough Fair?Parsley, sage, rosemary and thyme,Remember me from one who lives there,For he once was a true love of mine.-questa sera la suonerò per te-