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Neve


Finalmente è arrivata la neve. Dopo l’ottobre caldo e la prima metà di novembre tiepida non mi aspettavo una nevicata così abbondante e così a bassa quota in questo periodo. A accrescere la mia meraviglia ha contribuito il fatto che giovedì sono partito da Buenos Aires con 28° di temperatura: scherzi della tecnologia moderna. Ieri non ho potuto fare a meno di andare a camminare sulle montagne appena sopra casa mia, scoprendo che poco oltre i 1000 m c’è già mezzo metro di neve che da al paesaggio un aspetto fiabesco. Vedere quei posti ammantati di neve mi ha stretto il cuore e ho goduto intimamente per il freddo e per la solitudine della montagna invernale. Mi è tornata alla mente una poesia di Ada Negri che studiai alle scuole elementari e che dedico a tutti i lettori del mi blog, augurando felici sciate a tutti gli appassionati di sport invernali. Cade la neve Sui campi e su le strade, silenziosa e lieve, volteggiando, la neve cade. Danza la falda bianca ne l'ampio ciel scherzosa, poi sul terren si posa, stanca. In mille immote forme, sui tetti e sui camini, sui cippi e sui giardini, dorme. Tutto d'intorno è pace; chiuso in oblìo profondo, indifferente il mondo tace.