Uomo salsa

Delay


mi sveglio sfattole gambe a tracollail corpo disfatto chepersino il letto mi parepiù composto di mee attraverso la mattinain punta di piediuna canzone d'amoreuggiosa e malinconicache mi sfugge fra le labbrae mi ricorda di tedi noiche destinati a perdercieppure un giornoci siamo trovatigià destinati a perdercici siamo consolatidel tempo che non passadei pomeriggi inertie le nottate insonniavremmo potuto fermarciun attimo soltantoe lungo come un'eternitàun bacio dopo l'altroavremmo potuto perderciin molti modi diversima hai preferito cosìed ioancora mi dicomi ripeto da allorama non mi do speranzadi uscire giù in stradaper fare finta che non importiche il mondo in fondo tira avantiper fare finta che non esistiper fare finta come cheio non t'avessi mai incontrataper fare finta edi nuovo darla vintaa questa vita che mi vuoleche urla e mi reclamacosì diverso da memi scapperai per semprefin quando cheio non saprò più trovartifin quando chedi te non rimarràsoltanto un nomeneanche più un parolae tutto di noi svaniràin dissolvenza super questo inferno di tetrabytea far compagnianel vuoto del vuotodelle parole non dettedelle carezze incastratecoi morsi rimorsidi questa fame che non passae poi figuratilo sai che iofigurati ioneanche sotrovare un mododi chiudere una poesia