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Guardarsi dentro...


Guardarsi dentro è il preludio fondamentale al cambiamento. Si tratta dell’ elemento necessario che accompagna il discernimento dell’umano. Il guardarsi dentro accresce la consapevolezza del nostro pensare e permette la correzione dei comportamenti non in linea con una vibrazione amorevole. Non è indispensabile la meditazione ne tantomeno alcun tipo di tecnica. Certo è che la meditazione ci consente di fare il punto della situazione in maniera più intensa… si potrebbe anche dire che la meditazione è uno degli strumenti per collegarci ai piani più alti del nostro essere, della nostra anima. Ad ogni modo l’importante è decidere, prendere l’iniziativa attraverso la voglia di staccarsi dal dramma ed optare per una vita colma di amore…è volontà, è intento positivo.Nel fare questo tenete sempre presente che la paura è solamente mancanza d’amore… essere consapevoli di questo ci rende responsabili su ciò che vogliamo creare. Mi auguro anche che tu scelga di optare per una evoluzione, orientando pensieri ed azioni verso una vita di amore senza condizioni… Quando proviamo rabbia… Generalmente i vari sentimenti di rabbia vengono generati nel momento in cui un evento attorno a noi sta prendendo una “piega” inaspettata che potrebbe creare una limitazione per la persona. Si prova rabbia in vista di un cambiamento la cui prospettiva genera disappunto per chi prova tale sensazione. Potremmo forse vederla come un’arma di difesa che fa parte del nostro essere… è quindi un corollario dell’ego in quanto mantiene il carattere di “istinto di sopravvivenza”. Quando uso questo termine non mi riferisco solamente alla sopravvivenza fisica ma soprattutto alla sopravvivenza di convinzioni/pensieri/esternazioni rispecchianti un esclusivo interesse per sé stessi.  Ad ogni modo l’ ego ha assimilato una funzione distorta dalla funzione primaria e necessita di un bilanciamento, di un riequilibrio. Infatti l’ego ora si trova a sovrastare i messaggi dell’anima creando la situazione per cui l’anima sembra essere al servizio dell’ego quando invece - per essere orientati all’amore senza condizioni - l’ego dovrebbe trovarsi al servizio dell’anima. Capite la sottile differenza? Se le nostre creazioni sono dettate dall’ego personale, noi non siamo orientati all’ amore senza condizioni…e per questo non potremo creare una vita amorevole e gioiosa. Invece, ci ritroveremo a creare una realtà di limitazione emotiva causa di tristezza e disagio, come pure di paura…, così non avremmo compreso la lezione divina proposta nella “scuola terra” la quale propone un approccio dove la comprensione del singolo è derivata dall’esperienza vissuta. L’umanità ha modo di comprendere come la “molteplicità del tutti “crei l’UNO è che l’ UNO sia tenuto insieme dall’amore incondizionato. Qui entra in gioco l’intenzione, resa forte dalla consapevolezza dell’IO SONO e dal “che cosa” si sta creando.  E’ proprio in questo frangente che inizia a dimostrarsi la Maestria del Sé. L’umano pienamente consapevole è anche profondamente saggio. Questo umano è colui che ha intenzione di scegliere di mettere l’ego al servizio dell’anima, è colui che si ama ed è colui che ha compreso la comunicazione con sé stesso, egli ha compreso anche come è possibile creare il massimo bene ed ha capito che la situazione negativa altro non è se non l’occasione per riequilibrare le sue energie,  di conseguenza l’occasione per cambiare il Pianeta. E’ in questo modo che si cambia il Pianeta! La persona a questo punto è posta di fronte ad una scelta… ossia CHE COSA COMUNICARE A SE’ STESSI.. Ma allora, stai scegliendo pensieri che portano al bilanciamento/equilibrio???Avete mai pensato a quante scelte di questo tipo facciamo ogni giorno senza esserne consapevoli?!? Appunto.. senza essere consapevoli… Ma ora che siamo qui a riflettere, non vi viene da credere che le scelte quotidiane che possono determinare la nostra Maestria del Sé siano proprio tante?? Però spessissimo non ci facciamo caso… vero?? Quante volte durante la giornata emergono situazioni difficili, che non vorremmo affrontare?? Ebbene, ricordate che siete Angeli sulla terra! Che avete delle responsabilità di lavorare l’energia per trasmutarla verso il divino, verso l’amore senza condizioni. Difficoltà come occasione quindi… L’approccio ora cambia.. avete delle responsabilità!  Trasmutate l’energia con il tipo di vibrazione che volete imprimere al pensiero vivente. Il pensiero è reale come la materia. La materia è solo un PICCOLISSIMO frammento del Tutto infinito… perché, se siamo in grado di concepirlo, il pensiero comprende anche l’infinito NON materiale.Ma come!? intenti forse dire che creo la mia realtà in base alle reazioni del mio comportamento nel contesto quotidiano e per ogni singola impercettibile sciocchezza??? Si, intendo dire proprio questo. La mia reazione determina il “timbro” energetico che intendo assumere e fare “mio”… Tale modello energetico corrisponde alle categorie di esperienze che sto richiedendo, che sto co-creando, che reclamo. In sostanza, ogni reazione quotidiana è una richiesta che darà seguito alla manifestazione.  La reazione personale infatti è la costruzione di un pensiero basato su proprie convinzioni. Ogni reazione quotidiana è però anche un’opportunità, è l’opportunità di correggere il modello di pensiero che intacca la mia serenità. Come lo si può correggere? Con l’intento ossia la volontà di reclamare come propri solo sentimenti amorevoli.Capite, una reazione basata sull’amore incondizionato non può implicare tristezza, disagio… per questo potete intenzionalmente trasformare tutto, avete la possibilità di tarare la risposta della vostra mente. Di diventare un essere umano equilibrato, bilanciato, illuminato, consapevole del suo IO SONO e dell’amore che lega il TUTTO. A questo punto un umano che è diventato consapevole e intende optare per un orizzonte amorevole e pieno di gioia, non deve fare altro che orientare le reazioni quotidiane ad un modello che incarni una risposta amorevole per Sé e per tutti. Se spesso ci facciamo prendere dalla rabbia possiamo stupire tutti con reazioni di amore incondizionato. Vi sembra stupido? Beh, la scelta rimane sempre a voi perché avete il libero arbitrio ma in questo modo sicuramente inizierete a vivere meglio, inizierete a vivere bene. Ricordate la gratuità del sentimento… non si tratta di morsicarsi la lingua e stare zitti, si tratta di comprendere quello che volete… se volete amore, gioia, abbondanza, è necessario avere pensieri/sentimenti/reazioni corrispondenti. Normalmente una persona che ha acquisito la piena consapevolezza circa il funzionamento del “sistema” tende ad optare per vivere una vita piena di amore senza condizioni.  Ma soffermiamoci per un momento ad analizzare la comunicazione con noi stessi in caso di “rabbia”: Se provo il fastidioso sentimento di rabbia significa generalmente che:1- Sto agendo e pensando con l’ego e non con l’amore incondizionato:·        La rabbia sussiste perché in questo modo sto pensando solo a me stesso… solo alla mia felicità senza considerare le scelte degli altri. Non sto amando e non sto rispettando il libero arbitrio altrui; il desiderio sprigionato è generato da convinzioni negative verso il prossimo o comunque dal desiderio di imporre la mia volontà sugli altri. Un esempio eclatante fa riferimento alla gelosia ma in realtà la rabbia caratterizza svariate situazioni. 2-Anche la rabbia è una forma di paura. Trattenere una tale sensazione significa anche  NON avere autostima o averne poca.·        Perché rabbia sarebbe una forma di paura?Perché stai comunicando al proprio io uno stato di incertezza. Si tratta di paura di un possibile cambiamento verso qualcosa di negativo, quindi paura. In realtà la direzione del cambiamento è determinata da ciò su cui ci siamo focalizzati creando una convinzione profonda. Se mi focalizzo su uno scenario negativo, come potrà essere il risultato??     In ogni caso provando rabbia comunichi a te stesso di non essere sicuro di meritare un cambiamento verso una prospettiva migliore. 3-Provare rabbia è come riconoscere di non avere la capacità di co-creare il meglio per sé, si riconduce agli altri il motivo della sofferenza, quando invece esso è dentro di noi che stiamo trattenendo un sentimento di sfiducia verso noi stessi.   Accorgersi e correggere:Ma allora provare rabbia è forse vantaggioso per noi? Sicuramente No. Dobbiamo imparare a riconoscere il pensiero/emozione/sentimento negativo che sta affiorando e fermarlo subito.Come lo si ferma? In primo luogo possiamo proprio dirgli di fermarsi: potete verbalizzarlo se siete soli o pensare intensamente se siete in compagnia. Sorridete..perché siete sicuri che il vostro intento sistema tutto…  “Cara rabbia, ti ho riconosciuto e voglio che ti fermi. Io ti dico di fermarti, sono io che comando, tu da sola non puoi niente senza il mio permesso!” Già qui vi sentirete meglio… ma è importante che consciamente ripensiate di non permettere alla rabbia/odio etc.. di prendere il sopravvento. Deve essere un punto fermo, un’ interruzione al modello precedente che stava prendendo forma. La forza dell’intento positivo si impone sul negativo. Finalmente il comandante è tornato! In secondo luogo dovete essere consapevoli di una cosa molto importante:Necessario LASCIAR ANDARE: Se siete presenti e vi siete accorti che c’è rabbia - vostra o di qualcun altro - avete capito anche che essa fa parte della famiglia della limitazione, mancanza, paura. Voi quindi dovete essere consapevoli che per voi c’è ben altro in serbo, questo sentimento/situazione non vi appartiene, non la riconoscete come parte del vostro modo di essere, non coincide con quello che volete essere. Se per un momento si è appiccicata a voi, siate consapevoli di averla staccata. Rasserenatevi, quella sensazione non vi può più afferrare. L’interruzione è una fase che si attraversa velocemente nella consapevolezza del momento. Grazie allo sprigionarsi della vostra intenzione focalizzata, tale interruzione segnerà l’arrivo volontario di pensieri di carica decisamente diversa… dell’immediato ingresso di una nuova energia, la quale è centrata sui pensieri più edificanti per voi e per tutti. Bene, avete capito comunque che provando rabbia si esprime una situazione di danno per Sé stessi (oltre che per gli altri). Ora sapete come interrompere il flusso degenerante e negativo e ripartire per lidi migliori. Vi ripeto che col pensiero create la vostra realtà. Ovviamente è necessario cambiare le convinzioni prevalenti trasmutando i pensieri di paura/limitazione/mancanza in pensieri di amore incondizionato verso tutto e tutti. Amore incondizionato è certamente sinonimo di abbondanza, autostima e tutto ciò di buono che riguarda il Creato. L’eventuale limite è dato da una capacità di pensare amorevolmente in maniera limitata.