Creato da ulisse90210 il 23/04/2009

OperatorediLuce

Operatore di luce e consapevolezza dell' Io sono: Le potenzialità dell'essere umano

 

Carissimi amici di libero...

Post n°65 pubblicato il 02 Febbraio 2010 da ulisse90210
 
Tag: youtube

Carissimi amici di libero,

non aggiorno più con molta regolarità il blog ma potrete trovare frequenti interventi nel mio canale youtube:

www.youtube.com/whereisinformation


Lì esprimo le mie riflessioni sottoforma di video.


Un abbraccio di Luce a tutti voi.


Andrea

 

 

 
 
 
 
 

Accettare noi stessi nell'adesso - io sono ciņ che sono

Post n°62 pubblicato il 06 Ottobre 2009 da ulisse90210
 

Il giudizio degli altri implica di per sé stesso una condizione. E così anche il giudizio verso sé stessi. Giudicare un altro significa non considerarlo per ciò che è, ma solo per ciò che fa…. Della serie “Se fai così allora ti voglio bene, se fai così sei bravo, sei accettato, ti amo, etc… se non fai così, non sei nessuno, se non fai così non meriti etc…

Quel “così” è un giudizio dato da un’opinione di una persona come da un’opinione comune.

 

Se una persona si sente giudicata e attacca a sé un qualsiasi giudizio, significa che non ha ancora riconosciuto chi è veramente, significa che non si è accettata, significa che non ha pensato “Io sono ciò che sono, indipendentemente da ciò che gli altri pensano di me” oppure “Io sono ciò che sono, e va bene così.. non mi sento in colpa ne tantomeno mi dispero se non appaio come la mia mente dice che dovrei essere”. Io sono, punto. E questo basta, questo è tutto ciò che conta, senza giudizi o etichettamenti.

Non è vero che “non sei questo o quello” tu sei perché esisti e ciò che conta è solo il fatto che tu sei! Nient’altro. Questo è sapere chi sei,  accettare te stesso come semplice “io sono”, questo è non avere resistenze, questo è scegliere liberamente.

 

Il senso di colpa implica il giudizio a cui segue un mancato perdono di sé stessi… Non solo una mancata accettazione dell’adesso, ma allo stesso tempo una mancata accettazione di te stesso, di ciò che E’. Il mancato perdono si verifica anche per quelle che chiameremmo piccolezze. Avviene quando non riesci a dire “io sono ciò che sono”, “va bene lo stesso”… avviene quando non riesci a capire di Essere. Quando non riesci a capire che non devi essere l’etichetta, l’aggettivo, l’appellativo, per stare bene con te stesso. Semplicemente sei, e va bene così.

 

Una persona sta male per il giudizio altrui perché non riesce ad accettarsi così com’è nell’adesso. E lo stesso, come abbiamo visto accade nel giudizio verso sé stessi.

 

Una persona che si accetta ed accetta il presente, è colui che non si sente in difficoltà nei confronti di un giudizio altrui o di un giudizio creato dalla propria mente.

All’interlocutore si mostra sereno, non si sente in colpa, si ama incondizionatamente ed ama gli altri incondizionatamente. Perdona sé stesso quando si accetta e dice “io sono ciò che sono” perdona gli altri riconoscendo che essi sono come lui ed hanno la libertà di essere ciò che sono.

 

Una persona che si accetta non serba in sé delle resistenze, è senza paura di vivere il presente così com’è, non dà importanza, non dà attenzione ai giudizi altrui o della mente la quale non è il Sé ed è influenzata dai luoghi comuni collettivi. Una persona che ha capito chi è, sà di non essere la mente. La mente è uno strumento a sua disposizione e serve per co-creare la realtà che viene elaborata col pensiero. Ma la mente non è l’essenza dell’Essere, è solo un suo strumento.

 

L’illusione a cui porta il giudizio è quella della mancanza Essa può essere espressa da una qualche forma emozionale di paura. Tutto ciò che riguarda la mancanza è paura.. anche pensare in maniera egoista, anche essere arrabbiati, anche dire bugie, etc..

 

Il giudizio è uno schema mentale che si attiva e che influenza colui che pensa facendogli credere di Non Essere.Anch’esso è riconducibile alla mancanza…  Il non Essere infatti è la mancanza di tutto, è la mancanza d’amore, l’annullamento totale, ma…

Una persona che ha compreso “Io sono ciò che sono” significa che ha compreso “Io sono colui che è”.

A tal punto, se questa persona ha compreso di essere l’ “Io Sono” [Io sono l’Io Sono] significa che ha compreso di essere tutto ciò che E’. Tutto ciò che E’ è amore senza opposti, è amore senza condizioni, è il Tutto, o meglio, semplicemente E’, é l’Essere, è Dio. Hai letto bene? Ho detto che sei Dio. Sei ancora qui?

 

Dunque, a una persona che ha compreso questo, non servono altre spiegazioni, egli ha compreso che la mancanza è proprio un’illusione nel mondo della polarità/dualità. Mondo che l’umanità ha scelto di costruirsi per mezzo del pensare egoico. L’umanità ha dimenticato chi è veramente, ha dimenticato che ogni cosa che esiste è l’Io Sono. Il termine dualità descrive il mondo polare del bene e del male, del giusto e dello sbagliato, della vita o della morte (ossia dell’essere e del non essere) etc… due poli opposti… in realtà però la mancanza non esiste. Non esiste il “non essere” . Tale concetto è un illusorio cotrutto mentale basato sulla non consapevolezza, sul non sapere chi siamo.

 

Ma se una persona ora inizia a domandarsi, se una persona inizia ad aprire la porta e domandarsi e a sentire di Essere l’Essere, il mondo duale non esiste più. Non esiste più il mondo della mancanza espressa dalla paura e non esiste più per scelta, la scelta di capire chi veramente siamo. Io accetto me stesso, io sono ciò che sono, io sono colui che è, io sono l’Io Sono, l’Io Sono è tutto ciò che E’, tutto ciò che E’ di certo non può riguardare quello che intendavamo come “non essere”, come mancanza… quindi, tutto ciò che E’ è l’Amore puro, l’Amore che c’è sempre, l’Amore senza condizioni, l’Amore incondizionato o Amore Sacro.

 

Questa non è una lezione di filosofia… questa è una spiegazione a parole della percezione dell’Essere, del Sé Divino.

 

C’era però un filosofo famoso e molto antico di cui non ricordo il nome che diceva: “L’ essere E’ e non può non Essere”.

 

Credo proprio che questo filosofo avesse capito di trovarsi nell’illusione della dualità, aveva capito chi era veramente, di essere eterno, aveva capito di Essere Amore puro, aveva capito di essere Abbondanza infinita, di Essere Dio, un suo componente, una sua parte divina.

 

Quali sono le caratteristiche che attribuisci a Dio??? Tu le hai dentro di te. Tu puoi scegliere di usarle in ogni momento, oppure puoi scegliere di farti del male da solo perdendoti nell’illusione della dualità… illusione da te stesso costruita.

 

Io, te tutti e tutto, individualemente come collettivamente siamo “Io sono”. Io sono è Essere, Io sono è Dio.

 

 
 
 

La fine del dramma nella vita

Post n°61 pubblicato il 28 Settembre 2009 da ulisse90210
 

Da “Il potere di Adesso” – Eckhart Tolle – Armenia

 

“[…] Gran parte del cosiddetto male che avviene nella vita delle persone è dovuta all’inconsapevolezza. Si crea da solo, o, meglio, è creato dall’ego. Talvolta io chiamo queste cose “dramma”.

Quando siete pienamente consapevoli, il dramma non entra più nella vostra vita. Vorrei rammentare brevemente come opera l’ego e come crea il dramma.

L’ego è la mente non osservata che gestisce la vostra vita quando non siete presenti come consapevolezza testimone, come osservatori. L’ego si percepisce come frammento separato in un universo ostile, senza alcuna connessione interiore con ogni altro essere, circondato da altri ego che considera potenziali minacce o che cercherà di usare per i propri fini. Gli schemi fondamentali dell’ego sono creati per combattere la sua radicata paura e il suo senso di mancanza. Si tratta di resistenza, dominio, potere, avidità, difesa, attacco. Alcune delle strategie dell’ego sono estremamente abili, eppure non risolvono mai alcuno dei suoi problemi, semplicemente perché l’ego stesso è il problema.

Quando gli ego si riuniscono assieme, che si tratti di rapporti personali o di organizzazioni o istituzioni, prima o poi accade il “male”: un dramma di qualche genere, sotto forma di conflitti, problemi, lotte di potere, violenza emotiva o fisica, eccetera.

Fra questi vi sono mali collettivi come guerre, genocidi e sfruttamenti, tutti dovuti all’inconsapevolezza accumulata. Inoltre molti tipi di malattia sono causati dalla resistenza continua dell’ego, che crea restrizioni e blocchi di flusso di energia attraverso il corpo. Quando vi collegate all’Essere e non siete più gestiti dalla vostra mente, smettete di creare queste cose. Non create e non partecipate più al dramma.

Quando due o più ego si uniscono assieme, ne consegue un dramma di qualche genere. Ma anche chi vive completamente solo crea il proprio dramma. Quando voi vi sentite dispiaciuti per voi stessi, questo è dramma. Quando vi sentite in colpa o in ansia, questo è dramma. Quando lasciate che il passato o il futuro oscurino il presente, create il tempo, il tempo psicologico, la sostanza di cui è fatto il dramma. Quando non onorate il momento presente consentendogli di essere, create il dramma. Quasi tutti sono innamorati del proprio dramma di vita particolare. La loro storia è la loro identità. L’ego gestisce la loro vita. Vi hanno investito l’intero loro senso del sé. Perfino la loro ricerca (di solito infruttuosa) di una risposta, di una soluzione o di una guarigione ne diventa parte. Ciò che temono e a cui resistono di più è la fine del loro dramma. Fintanto che sono la loro mente, ciò che temono e a cui resistono di più è il loro risveglio.

Quando vivete in completa accettazione di ciò che esiste, questa è la fine di ogni dramma della vostra vita. Nessuno può nemmeno litigare con voi, per quanto vi provi. Non potete litigare con una persona pienamente consapevole. Il litigio implica l’identificazione con la mente e una posizione mentale, nonché resistenza e reazione alla posizione dell’altra persona. Il risultato è che le opposte polarità si forniscono energia reciprocamente. Questa è la meccanica dell’inconsapevolezza. Potete ancora esprimere la vostra opinione chiaramente e fermamente, ma non vi sarà dietro alcuna forza reattiva, nessuna difesa e nessun attacco. Allora non si trasformerà in dramma. Quando siete pienamente consapevoli, smettete di essere in conflitto. […]”

 

“Il potere di Adesso” – Eckhart Tolle – Armenia

 

 
 
 

Il Perdono

Post n°60 pubblicato il 12 Settembre 2009 da ulisse90210
 

 
 
 

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