L'anima che parla

Rifiniture


Le chiavi per il trasferimento simbolico derivano dalla forma che assumiamo in uno spazio caratterizzato dalla materia come elemento basico di questa dimensione e dipendono dalla capacità che abbiamo di lavorare con sostanze materiche da modellare, la nostra originarietà decade nell'ordine di una memoria esperienziale, nel passaggio dimensionale, sia riguardo alla forma che alla materia. Questo comporta e rende pregnante la realizzazione di un modello che possa essere sempre evolutivo, nel senso della ciclicità, del fluire, del movimento. Qualunque manifestazione che non tenda o non si protenda ad un movimento dell'ordine e dell'armonia presente nell'intero sistema, genera un cambiamento dell'orbita personale, un allontanamento dal contemporaneo e un sistema non funzionale. L'insieme di orbite personali forma una massa di informazioni sistemiche  con caratteristiche fisiche ed energetiche, determinanti un valore vibrazionale, e quando queste informazioni derivano da un sistema che non si allinea all'ordine, o al disegno, crea una massa critica. L'aspetto di oggi è l'adeguamento della massa critica, adeguamento che è possibile solo con un cambiamento di rotta, soprattutto con la capacità di maneggiare la strumentazione  che rende possibile quel cambiamento, la chiave reale del risveglio delle coscienze non ha a che fare con le buone intenzioni, non concerne   un significato di coscienza, inteso come lotta dialettica o pratica secondo i parametri del sistema planetario esistente, bensì come un unico singolo processo interiore strettamente personale. Credere che risvegliare le coscienze significhi essere contro quello che non va è il prodotto di un sistema, il nostro, che  è completamente disallineato e disarmonico, qualunque azione che venga posta all'interno di questo, non può che restare contaminata dallo stesso, ed essere quindi inutile, e sotto certi aspetti dannosa, dando l'illusione che questo possa bastare, non cercando la reale comprensione di quello che è un reale risveglio interiore, che deve necessariamente essere fuori dal giudizio, altrimenti è solo un altro aspetto del dualismo, principio materico del nostro mondo terrestre . Quando ci sarà la totale percezione che la responsabilità di questo mondo è integralmente di ogni singola anima e non solo di qualcuno, quando saremo disposti a non identificarci, ad amare disinteressatamente, a sentirci un Uno potremo trovarci veramente in uno spazio reale, nell'attesa possiamo guardarci dentro senza guardare fuori e provare ad iniziare a sentire un'informazione nuova che arriva sempre più forte, ma dobbiamo essere pronti a lasciare andare tutto.