Creato da Blordo il 10/09/2005

Ordinaria Follia

Chiaro come un lago senza fango; così limpido come un cielo d'estate sempre blu.

 

 

« Tristezza e impotenza natalizia.Fuori luogo. »

Un inutile spreco di parole.

Post n°103 pubblicato il 27 Dicembre 2006 da Blordo

Come è stato questo duemilaesei? Veloce, cazzo. Veloce.
Tira la riga, fai la somma e ottieni il risultato.
Non ti piace, beh, se non ti piace pazienza.

Non sono mai stato bravo in matematica.
Ho  sempre odiato la geometria e quei cazzo di polinomi, ma anche le addizioni, patetico per uno che si è iscritto a ragioneria.

Sono intelligente ma non mi applico.
Sono un po’ esagitato.
Io e gli altri laggiù in fondo non facciamo altro che parlare.

Fra l’impiccato e la battaglia navale era arduo decidere. Tristezza o tristezza brillavano stranamente sullo stesso piano.

Qualche seghetta mentale sulla tettona della classe non mancava: di certo non ce la darà mai, dicevamo, ma è pure un inutile ammasso di grassi, proteine e cute brufolosa: che continui pure a elargire la sua beltà ai tamarri delle classi superiori.
Tutto ciò per mascherare l’ennesima frustrazione di una condizione in piena tempesta ormonale adolescente, sfogata talvolta nella parete carenata del nostro cessetto tenuto lindo da mammà; e allora la tettona riappariva magicamente, e ti faceva strisciare in quelle curve che tanto dicevi di detestare perchè mancanti di un cervello proprio.

Auspicavamo forse a tette cibernetiche? Può essere.

La mamma continuava a chiedere il perchè di quell’accendino, e tu rispondevi per accendere i petardi. A giugno.
La mamma continuava a chiedere il perchè degli occhi rossi dopo una serata di canne e birrette, e tu rispondevi che è l’aria presa col motorino, perdio, che è l’aria presa col motorino.
La mamma continuava a chiedere se hai asciugato bene i capelli e tu dicevi si, e poi uscivi nel momento in cui non poteva vederti di nuovo salutandola con un laconico torno a casa presto.
Fino a qualche tempo prima ti chiedeva persino se avevi lavato i denti, e tu pur di non spappolarti in bocca quel sapore mentolato da imminente cagarella preferivi lasciare il rubinetto aperto e mimare, con le dita, lo spazzolino che si sciacqua nel getto. L’alito di carogna poteva spaventare soltanto Morfeo e non la solita tettona della classe, che talvolta tornava nei sogni fra orgasmi multipli e sesso a tre col tuo migliore amico.

Ma poi i tempi cambiano, e la tettona della classe magari te la trombi pure.
Senza passione o meglio senza sentimento, certo,  soltanto per mandarla affanculo e confermare quello che pensavate tanto tempo fa: inutile ammasso di grassi, proteine e cute brufolosa. Patetica figa di legno, magari frigida, la cui igiene personale appare scarsa. Chi lo sa?

E poi avanti, e ancora avanti, e amici che vengono, altri che cadono sotto il rimorchio di un camion di merda che pure non doveva essere lì o che scivolano con la moto verso un dirupo lontano.

Ma non importa perchè occorre andare avanti, e ancora avanti, e vedi che quello si sposa, quell’altro si trasferisce, quell’altra sforna un pargolo che non è neppure suo. La chiamavamo la Madonna, poverella, chissà a che punto sarà adesso la sua probabile tossicodipendenza.

E ora ti ritrovi quanti anni dopo? a tirare una cazzo di riga per l’ennesima volta, davanti a quei conti che non ti sono mai piaciuti tanto e che ora sembrano essere l’unica ragione di vita del popolino che deve fare promesse senza poi mantenerle.
Tu lasci il vuoto e butti la pagina, ma è quasi capodanno, fra qualche giorno cambio vita, vado a cuba e apro un bar sulla spiaggia.
Ok.
Il due prendiamo una birra al solito posto?
Un mesto d’accordo mi conferma che siamo un po’ tutti fatti di merda.
Statemi bene.

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Commenti al Post:
DarkBaby83
DarkBaby83 il 27/12/06 alle 23:51 via WEB
sei un grande!...Inkia sei allucinante!mi son persa in cio ke scrivi!...sei un grande!veramente!!!
 
 
Blordo
Blordo il 20/01/07 alle 02:14 via WEB
Uh....beh...fuori tempo massimo, credo..Ma grazie di tutto dark...
 
skrikkioli
skrikkioli il 03/01/07 alle 13:29 via WEB
Ma a chi li vendiamo tutti sti cocktail a Cuba? Saremo tutti italiani a mettere ombrellini nelle noci di cocco in riva al mare mentre i cubani sono in Italia a ballare e scoparsi le italiane!
 
 
Blordo
Blordo il 20/01/07 alle 02:15 via WEB
E chiamali stupidi sti cazzo di cubani. Noi mettiamo ombrellini nei cocktail..loro fanno altro. Ed è giusto così.
 
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Ve lo dico io di cosa parla Like a Virgin. Parla di una ragazza che rimorchia uno con una fava grossa così. Tutta la canzone è una metafora sulla fava grossa. Parla di una figa che scopa come una matta a destra e a sinistra, giorno e notte, mattina e sera. Cazzo.cazzo, cazzo-cazzo, cazzo-cazzo, cazzo-cazzo, cazzo! Finchè un bel giorno incontra un tipo cazzuto alla John Holmes. E allora..vai alla grande! Cioè uno che con l'attrezzo ci scava i tunnel, come Charles Bronson ne "La grande fuga". Lei ci da dentro come una maiala fino a che sente una cosa che non sentiva da un secolo: dolore. Dolore! Le fa male. Non dovrebbe perchè la strada è bella che asfaltata, ormai, ma quando il tipo la pompa le fa male. Lo stesso dolore che sentì la prima volta, capite? Il dolore fa ricordare alla scopatrice di quando era ancora vergine. E quindi, Like a Virgin.

 
 
 
 

Questa particolare storia si svolge in un cesso pubblico. Perciò devi conoscere tutto di quel cesso pubblico. Devi sapere se c'erano gli asciugamani di carta o il getto d'aria calda. Devi sapere se i pisciatoi avevano le porte oppure no. Devi sapere se c'era il sapone liquido o quella schifossissima polvere rosa che si usava al liceo. Devi sapere se c'era o no l'acqua calda, se c'era puzza. Se qualche pezzo di stronzo schifoso bastardo figlio di puttana aveva schizzato di diarrea una delle tazze. Devi sapere tutto quello che riguarda quel cesso. Perciò quello che devi fare è raccogliere tutti i dettagli e farli tuoi. Le cose importanti da ricordare sono i dettagli. I dettagli rendono la storia credibile.

 
 
 
 

Sono sepolto in questo buco, prendo meno di un negro alla catena, lavoro anche nel giorno di riposo, quelle cazzo di saracinesche si sono bloccate, ho a che fare con i peggio balordi di questo pianeta, puzzo di lucido da scarpe, la mia ex ragazza è in catalessi dopo aver scopato con un cadavere e la mia attuale ragazza si è ciucciata trentasei cazzi.
Deciditi o cachi o tiri su le braghe. O cachi, o braghe.
Parlo di quello che ti senti, questa incapacità che hai di migliorare il tuo stato. Te ne stai li a lamentarti che la vita ti ha fregato, ti avessi mai visto prendere la responsabilità di dare una svolta alla tua situazione. Se ti fa schifo questo posto, e chi ci viene, e se ti caca il cazzo di essere qui il tuo giorno libero, ma perchè allora non ti licenzi?  Tu che fai il melodramma sei naturale come uno che caca dalla bocca.

 
 
 
 
 

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