Lena

Anche da noi, chi non vuol farsi comperare deve scegliersi un'altro paese ?


Città del Messico, 5 marzo 2011 - Ha resistito poco più di quattro mesi a capo della polizia di Praxedis G Guerrero, nei pressi di Ciudad Juarez, città messicana lungo il confine con gli Stati Uniti, teatro di una violenta guerra tra i narcotrafficanti. Marisol Valles, 20 anni, studentessa in criminologia, una figlia, ha abbandonato distintivo e pistola, ha attraversato la frontiera e ha chiesto asilo a Washington. Lo riporta il sito della televisione statunitense Abc. “Dopo ripetute minacce di morte la ragazza si è trasferita negli Stati Uniti con alcuni familiari e ha presentato domanda d’asilo”, racconta un parente che ha chiesto l’anonimato sottolineando che “una banda di criminali voleva obbligarla a lavorare per loro”.La giovane, definita “la donna più coraggiosa del Messico”, nell’ottobre scorso aveva assunto il pericoloso incarico per “il popolo messicano” e “perché stanca di tutti i morti” provocati dalla guerra tra i cartelli della droga per il controllo del traffico degli stupefacenti.Dal 2006, il presidente messicano, Felipe Calderon, ha lanciato una grande offensiva contro il narcotraffico, mobilitando 50.000 soldati, ma negli ultimi quattro anni ci sono stati più di 30.000 omicidi. Secondo le autorità, la violenza nello Stato di Chihuahua è legata alla guerra fra i cartelli di Juarez e Sinaloa per il controllo del mercato locale e di quello americano.