MEDIAMENTE ISTERICA

Post N° 19


STILISTA MASCHILISTAParto da una premessa. La percentuale degli stilisti omosessuali nell’ambiente della moda è  piuttosto elevata. Nonostante questo fattore più o meno rilevante però si segnala  una tendenza evidente al maschilismo più radicato anche in un ambito nel quale la creatività dovrebbe farla da padrone. Ma il padrone si sa è sempre il vile e sporco denaro (poi mi spiegheranno come fanno a vendere quei capi improponibili) Ovviamente la mia esperienza è diretta visto che ho sfilato per ben 8 anni per la Maison Gucci (provate anche solo a pensare che sia una cazzata e vi fucilo all’istante) Sarà anche un luogo comune ma se parliamo di sensibilità direi che gli omosessuali ne possiedono un  tantinello in più rispetto all’uomo medio se non addirittura della donna media. Le dimostrazioni sono tante. Ma veniamo subito al dunque. Si è tanto parlato del problema anoressia, della necessità di eliminare la taglia 38, del bisogno di regolamentazioni che in qualche modo tutelino la salute delle modelle. Oliviero Toscani, indiscusso genio e dal talento impareggiabile ha addirittura intrapreso una campagna-crociata contro questo abbrutimento passivo. La risposta da parte delle Maison è stata quella di proporre modelli più inclini alla realtà , più vicini a quelli che sono i canoni  reali. Hanno cercato di portare in passerella donne procaci e solari che sprizzassero vitalità e salute da tutti i pori. Infatti in queste settimane si è visto sfilare questo!
 Alla faccia della salute ehhh. Fortunatamente noi donne possiamo rifarci gli occhi con questo che tutto mi pare tranne che denutrito depresso e in fin di vita. 
Dunque la mia conclusione è la seguente: Lo stilista è maschilista in quanto frocio e quindi teso solo all’appagamento dei propri sensi ed è consapevolmente artefice dell’annientamento del genere femminile e felice di assistere a questo inarrestabile declino. E le stiliste donne? Eseguono gli ordini e non parlo di acquisti ahimè….