MEDIAMENTE ISTERICA

Post N° 20


Io sono timidaMancano due mesi e mezzo alla fine dell’anno e come tradizione vuole si inizia a parlare dei calendari che sicuramente tutti appenderemo alle pareti delle nostre cucine. Gia me lo immagino, nella casa della signora Concetta Esposito, il calendario di “Padre Pio” oppure di “Suor Germana”. Nella cucina della signora Antonella Brambilla il calendario del “gambero rosso” oppure della raccolta dei quadri di “Monet”. Ma quello che tuttora non riesco ancora a capire è in quale tipo di famiglia si possano appendere i famosi calendari artistici. Tutti si affannano a dire che non sono calendari da camionisti né da pervertiti e allora perché non l’ho mai trovato in nessuna cucina?!! Io mi ci sono messa d’impegno, ho scovato, cercato come una spia russa anche nell’appartamento di un mio amico che tanto santo non si può definire. Niente! Nessuna traccia! Ma qualcuno li comprerà questi benedetti calendari no? perché, cavoli! questi sono pezzi che un giorno entreranno di diritto nel Guggenheim,sono vere e proprie opere d’arte.. Vogliamo parlare delle luci? Del fine senso artistico? Della grande capacità del fotografo di riuscire a sottolineare le doti espressive della modella? 
 A me il tutto sembra eccessivo ma sono convinta che sia vero che tutte queste belle donnine si sentano profondamente in imbarazzo all’inizio. Perché l’idea di posare nude davanti a tanta gente ti fa arrossire ma alla fine poi ti accorgi che sono tutti gay e ti rilassi e il tutto diventa naturale. MA QUANDO TI PIAZZANO DAVANTI ALLE EDICOLE MICA SONO TUTTI GAY!!!!!!!!!!!!! E SOPRATTUTTO UN GAY NON COMPREREBBE MAI UN CALENDARIO DEL GENERE!