MEDIAMENTE ISTERICA

Post N° 22


   ELOGIO A ME STESSAQuesto blog ha preso una piega diversa. Non amo parlare di me,non lo faccio quasi mai nemmeno quando sembra che di me stia dicendo tutto. Mi nascondo sempre un po’ dietro quell’aria di diffidenza che mi contraddistingue. Questo atteggiamento viene spesso frainteso. Non di rado mi hanno definita snob,"quella che se la tira" quella che si sente superiore. Qualche mente più attiva mi definisce insicura. Semplicemente non amo regalare la parte più autentica di me alla prima persona che incontro. La vedo come una forma di rispetto e protezione nei riguardi di quello che più mi è caro: ME STESSA. Diffido molto delle persone che in un quarto d'ora ti hanno gia raccontato le cose più intime della loro vita. Ecco senza falsa modestia posso dire a gran voce che vado molto fiera del modo in cui mi pongo. A volte mi diverto a fare la portinaia. Sono una donna e le chiacchiere da parrucchiera ce le ho nel DNA ma credo di farlo in modo bonario. Ovviamente alla maggior parte delle donne non vado a genio. Non c’è da stupirsi. Ho una particolare predisposizione nel sentirmi in armonia con le donne provviste di un cervello attivo e funzionante ma ahimè stanno diventando una specie in via di estinzione. Odio la competizione da quattro soldi nelle quali spesso le donnucole si cimentano. Odio quelle manie di protagonismo e quella civetteria da pollaio. Odio il fatto che le donne oggi siano convinte che hanno capito tutto dalla vita e questa convinzione la dimostrano adagiate su un piatto d’argento e con una foglia di insalata sotto al culo.Non ci riesco proprio,divento sarcastica di fronte a cotanto scempio. Ultimamente mi sono accorta di avere più affinità con le menti maschili. Ultimamente non mi sfiora nemmeno il pensiero che quel tipo di affinità possa essere sinonimo di altro. Ultimamente mi senso asessuata. E’ un ultimamente che si protrae. Ultimamente non capisco. Ho la netta sensazione che i veri pregi oggi siano totalmente sdoganati, che quelli che un tempo si definivano tali oggi siano considerati accenture di debolezze e fragilità. Come se la fragilità fosse un difetto. Come se l’essere corretti fosse sinonimo di idiozia. Come se l’avere avuto solo pensieri e parole positive fosse sinonimo di ingenuità. Come se tutto fosse un enorme abbaglio. Come se tu non avessi capito davvero nulla, eppure a scuola ti dicevano che sei perspicace, una che capisce al volo. Una che non fa deduzioni da quattro soldi . Una che un cervello ce l’ha ed è fierissima di averlo. Una che quando si guarda intorno è fiera di essere diversa. Fiera di NON sentirsi al gradino superiore, semmai fiera di sapere che sono gli altri ad alloggiare nello scantinato. Probabilmente la sensazione di sentirmi fuori dal coro continuerà ancora per molto tempo ma sono anche sicura che da qualche parte ci saranno un paio di orecchie capaci di ascoltare e una mente che non fingerà idiozia. Oggi è la giornata dell’elogio alla persona che più di chiunque altro amo: ME STESSA.sorprendo a