Blog di Oronzo Canà

Ciro Ferrara: «Fate giocare Giovinco»


Alla scoperta di Sebastian Giovinco, il ragazzo cresciuto a pane e Juve, che sabato pome­riggio ha dato spettacolo allo stadio Olimpico cam­biando il volto della partita e permettendo alla Ju­ventus di di battere il Bologna. E’ entrato ad un quarto d’ora dalla fine e le sue giocate sono state eccezionali: « Adesso - spiega Ciro Ferrara, re­sponsabile del settore giovanile bianconero - dob­biamo fare in modo che giochi con continuità. Per questo fossi al suo posto andrei in serie B per una stagione: avrà l’occasione di farsi le ossa e raffor­zare il suo valore. A questo punto deve pensare a scendere in campo con continuità e basta. Confer­marlo in prima squadra? Dipende dagli attaccan­ti che arriveranno » .
Sebastian Giovinco è l’orgoglio del settore gio­vanile bianconero. E’ arrivato alla Juve quando aveva otto anni ed ha fatto tutta la trafila passan­do per la scuola calcio. Come lui anche Alessandro Bettega, Andre Cuneaz e Dario Venitucci. Cam­pioncini costruiti in casa. E va dato merito al la­voro del settore dei più piccoli, guidato dal re­sponsabile Antonio Marchio, vero e proprio scopritore di talenti, elemento fondamentale della società che punta molto sui baby. Un tecnico abituato a lavo­rare nell’ombra e a curare tutto nei più piccoli par­ticolari. Vedere i piccolini della Juventus è uno spettacolo e si capisce perché molti di loro hanno raggiunto la prima squadra: « Giovinco lo ricordo, eccome » , dice Antonio Marchio: « Aveva otto anni quan­do lo prendemmo dalla Stella Azzurra, una società dilettantistica del torinese. E lui, anno dopo anno, ha confermato e migliorato le proprie qualità