Creato da oronzocana555 il 12/05/2007
a cura di Daniele De Felice

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La Juve fa follie per Quagliarella

Post n°64 pubblicato il 11 Giugno 2007 da oronzocana555

Nonostante le dichiarazioni
d’amore tra l’attaccante di Biella e il Milan, la società di Corso
Galileo Ferraris avrebbe in mente un coppia d’attacco tricolore formata
da Quagliarella e Gilardino. A
Torino si vocifera che nelle prossime ore il club bianconero proverà a
strappare il neo goleador azzurro mettendo sul piatto quindici milioni
e Raffaele Palladino
. Udinese e Sampdoria, i club proprietari del
cartellino dell’attaccante, stanno alla finestra e valutano l’ipotesi
di rinnovare la comproprietà.

Fonte: www.tuttomercatoweb.it



 
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Kovac alla Dinamo Zagabria

Post n°63 pubblicato il 10 Giugno 2007 da oronzocana555

Robert Kovac torna in patria a 33 anni e dopo essere stato dal 2005
nella Juventus; Il croato ha firmato con la Dinamo Zagabria. I campioni
di Croazia gli garantiranno un triennale da 2 milioni di euro l'anno.
L'annuncio del trasferimento del difensore e' stato dato dal club, dopo
che alcuni media locali avevano dato per imminente l'accordo. "Robert
giochera' con noi", ha dichiarato il ds della Dinamo Zdravko Mamic al
quotidiano Jutarnji List citato dalla Reuters.

 
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Post n°62 pubblicato il 09 Giugno 2007 da oronzocana555
Grande entusiasmo in piazza Vittorio Veneto a
Torino per la Juventus, che ha sostenuto un allenamento esibizione.
L`evento era a scopo benefico a favore della Fondazione Crescere
Insieme all`ospedale Sant’Anna onlus. Il presidente bianconero Giovanni
Cobolli Gigli ha parlato dell`immediato presente e del futuro: `I
giocatori hanno incontrato per la prima volta Ranieri e il suo staff -
ha detto - Approfitto di questa occasione per ringraziare Deschamps e
tutti coloro che hanno lavorato con lui per l’impresa realizzata
durante questa stagione che volge al termine`. Su Buffon: `Dopo la
firma, ci siamo abbracciati. L’ho visto caricatissimo, lui e` stato uno
dei protagonisti della promozione e lo sara` anche l’anno prossimo`.

Per
i tifosi bianconeri le sorprese non finiscono qui: `Nei giorni scorsi
abbiamo presentato Ranieri, abbiamo rinnovato il contratto di Zebina e
molto presto contiamo di annunciare un altro acquisto importante.
Stiamo lavorando per rendere la squadra sempre piu` forte e sono sicuro
che quando inizieremo il campionato saremo subito competitivi`.
 
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Buffon: "Una nuova pagina della mia vita"

Post n°61 pubblicato il 07 Giugno 2007 da oronzocana555
Foto di oronzocana555

E’
una delle notizie che tutto il popolo bianconero si attendeva:
Gianluigi Buffon resterà uno dei baluardi della Juventus anche per il
futuro. Con un comunicato stampa, la Juventus ha ufficializzato il
prolungamento di un anno del contratto con il portiere campione del
mondo. La firma sul nuovo accordo, che scadrà nel 2012, è stata apposta
presso la sede del club alla presenza dell’amministratore delegato Jean
Claude Blanc, del presidente Giovanni Cobolli Gigli e del direttore
sportivo Alessio Secco.


“Un giorno importante per me – ha
commentato il numero uno bianconero -. Ho scritto una nuova pagina
della mia carriera e della mia vita. Una scelta coerente con quella
maturata l’anno scorso e che conferma il mio attaccamento a questa
squadra, alla società e ai tifosi della Juventus che non hanno mai
smesso di farmi sentire il loro affetto. Il progetto che mi è stato
presentato è convincente perché la società si è data obiettivi sportivi
in cui credo e perché crea i presupposti per un rapporto sempre più
stimolante”.

Parole che dimostrano ancora una volta
l’attaccamento di Gigi verso i colori bianconeri. Ma anche parole di
elogio per il lavoro svolto fino ad oggi dalla dirigenza.

Dopo
l’arrivo di Claudio Ranieri sulla panchina, l’acquisto di giocatori
importanti nel mercato invernale e il rinnovo di tanti campioni che
hanno fatto la fortuna della squadra degli ultimi anni (ultimo in
ordine di tempo quello di Zebina), un altro tassello fondamentale per
la nuova Juventus che guarda al futuro.

Un concetto
sottolineato da Blanc: “La permanenza di Buffon in bianconero era uno
dei punti qualificanti del nostro piano per i prossimi anni. Il fatto
che il portiere campione del mondo abbia dato fiducia al nostro
progetto sportivo e che condivida le nostre ambizioni è motivo di
particolare orgoglio. Gianluigi ha apprezzato una proposta articolata e
innovativa, che oltre a metterlo al centro di un progetto sportivo
importante, prevede anche la valorizzazione della sua immagine. Per la
Juventus è la conferma della serietà con cui stiamo costruendo una
squadra competitiva per la prossima stagione”.

Soddisfazione è
stata espressa anche dal presidente Giovanni Cobolli Gigli: “Questo
accordo consolida il rapporto di fiducia con un grande campione, un
uomo che condivide le nostre scelte e i nostri valori, che in questi
anni si è sempre impegnato con passione e professionalità e che ha
sempre onorato con grandi prestazioni la nostra maglia. Questa firma
arriva a pochi giorni dalla fine del campionato e sono certo che sarà
accolta con entusiasmo da tutti gli juventini”.

Con questo
rinnovo, prosegue quindi lo splendido rapporto che da sei stagioni lega
Buffon e la Juventus. Un rapporto che ha regalato grandi soddisfazioni
a tutti. Alla società, che si è avvalsa delle prestazioni di un
fuoriclasse assoluto, ma anche di un uomo che ha incarnato i valori del
club. Dello stesso Buffon, che in questi anni in bianconero ha
confermato di essere il più forte portiere del mondo. Ma anche i
tifosi, che a Gigi hanno voluto bene fin dal suo primo giorno a Torino,
nell’estate del 2001. Un amore ricambiato. Un amore che durerà ancora a
lungo. Per la gioia di tutti.

Al termine dell’incontro con la
dirigenza, Buffon ha potuto scambiare le prime parole con Claudio
Ranieri e il suo vice Christian Damianò che erano presenti in sede.

 
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Juventus, Tardelli, promosso o lascia

Post n°60 pubblicato il 07 Giugno 2007 da oronzocana555

di Carlo Nesti

Zebina ha rinnovato il contratto con la Juventus: si giocherà la maglia
di difensore esterno destro con Grygera. Ma quale sarà, dal 30 giugno,
l'uomo-mercato della società? Si dice che i dirigenti vogliano
continuare a recidere tutti i rami legati alla Triade: Tardelli reclama
lo spazio di Bettega, e, se non verrà accontentato, sicuramente darà le
dimissioni a fine giugno.


 
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Post n°59 pubblicato il 05 Giugno 2007 da oronzocana555
 
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Post n°58 pubblicato il 04 Giugno 2007 da oronzocana555
Claudio
Ranieri è il nuovo allenatore della Juventus


Lo ha ufficializzato la
società bianconera con un comunicato stampa nel quale si precisa che il
tecnico romano ha firmato un contratto triennale che lo legherà dal 1
luglio 2007 al 30 giugno 2010. La presentazione avverrà già nel corso
del pomeriggio con una conferenza stampa allo Juventus Media Center di
Vinovo che inizierà alle ore 18 e che sarà trasmessa in diretta su
Juventus Channel.
Come si legge nel comunicato, “per la
Juventus si tratta di una scelta autorevole e pienamente adeguata ai
propri obiettivi e alla propria tradizione. Un uomo di esperienza e
visione internazionale, in grado di far proprie le finalità del
progetto sportivo approvato dal Consiglio di Amministrazione”. Ranieri
è infatti uno dei personaggi più conosciuti del panorama calcistico
europeo. Tutt’ora è l’allenatore che la più lunga militanza all’estero.

Classe 1951 (è nato a Roma il 20 ottobre), ha un passato da
calciatore professionista – ruolo difensore - con le maglie di Roma,
Catanzaro, Catania, Napoli e Palermo. In particolare è con la società
calabrese che si fa conoscere, essendo stato uno dei baluardi della
squadra che per sei anni (dal 1976 al 1982) ha militato in Serie A. Terminata
la carriera da atleta, ha cominciato ad allenare fin dalla stagione
1986. Quindi, alle spalle, ha già un’esperienza ultraventennale in
panchina. Gli inizi sono al Vigor Lamezia e al Campania Puteolana,
prima dell’approdo al Cagliari, che porta dalla Serie C alla A. Da qui
l’approdo al Napoli con cui conquista il quarto posto che significa
Europa. Dopo un anno di stop, dal 1993/94 è alla Fiorentina, appena
retrocessa. La riporta nella massima serie e prima di lasciare
conquista una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana.
Dal
1997, Ranieri inizia la lunga avventura all’estero. Approda al Valencia
con cui vince una Coppa del Re. Nel 1999 è all’Atletico Madrid. Nel
2000 il trasferimento in Inghilterra, sulla panchina del Chelsea con
cui ottiene un secondo posto in Premier League e, soprattutto, una
semifinale di Champions League. Nel 2004 è tornato al Valencia:
un’esperienza più breve della prima, ma caratterizzata dalla vittoria
di una Supercoppa Europea.
Dopo quasi due anni di inattività –
periodo nel quale ha intrapreso la carriera di opinionista tv -, il 12
febbraio scorso è stato scelto dal Parma al posto dell’esonerato
Stefano Pioli. Con i ducali ha compiuto una vera impresa, contribuendo
alla salvezza del club dalla Serie B.


Fonte: www.juventus.com
 
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Post N° 57

Post n°57 pubblicato il 01 Giugno 2007 da oronzocana555

 
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Caro Moratti, ci racconti la storia di Brunelli

Post n°55 pubblicato il 01 Giugno 2007 da oronzocana555

SI CHIAMA BRUNELLI, Simone Brunelli. E’
ufficialmente un portiere dell’Inter, anche se non gioca mai pur
essendo stato valutato 3 milioni di euro. Per questo è stato
ribattezzato Mister Plusvalenza.

Dalla sua denuncia al pm Nocerino di Milano e al capo dell’ufficio Indagini, Francesco Saverio Borrelli,
è scaturito uno dei filoni più interessanti dell’inchiesta sui presunti
falsi in bilancio che tanto inquieta l’Inter, il Milan ed altri club di
A e B.Sette anni nelle giovanili della Cremonese, tre anni
al Milan conquistando anche un Viareggio, poi il passaggio all’Inter.
«Non c’era solo un contratto, ma ben tre: un rinnovo con il Milan, il
passaggio all’Inter e un nuovo contratto con l’Inter. Ma quelle firme
non erano mie, anzi erano pure fatte male. Lessi che avrei guadagnato
2.500 euro netti al mese fino al 2008. Valutazione 3 milioni di euro".
Ci sono stati anche il prestito alla Pro Sesto,
il
prestito alla Vis Pesaro, due infortuni alla spalla, tre interventi
chirurgici, il secondo dei quali Brunelli ha pagato di tasca propria.
Queste cose il portiere dell’Inter le ha raccontate a Giulio Mola, che
l’ha intervistato per il nostro giornale il 20 gennaio scorso.
«Dal 2005 sono a tutti gli effetti un giocatore nerazzurro. Faccio
parte della rosa cui è stato assegnato lo scudetto... Me ne hanno fatte
troppe, qui non si parla solo di infortuni. Ci sono delle firme false e
nessuno ha voluto darmi spiegazioni e c’è una denuncia contro ignoti
per cui si ipotizza il reato di associazione per delinquere. E se
qualcuno ha sbagliato è giusto che paghi".
A febbraio ci sarà l’udienza per la rescissione del contratto di
Brunelli. "So che il mio valore è zero euro perchè non gioco da oltre
due anni...".
In questi giorni Massimo Moratti si strugge per il passaggio di Ronaldo

al Milan e comprendiamo la sua amarezza, considerato tutto il bene che
ha fatto e che ha voluto al Fenomeno. Ma vorremmo tanto che, con la
stessa passione e con la stessa autorevolezza, si preoccupasse di
Brunelli.
Vorremmo tanto che spiegasse a tutti con parole chiare e precise

che cosa sa lui, presidente e proprietario dell’Inter, di questa
storia. Che cosa sa dell’incredibile valutazione di tre milioni di euro
conferita al portiere che ancora oggi è vincolato alla società
nerazzurra.
Della diversità interista, dell’estraneità interista a Calciopoli,

Moratti ha fatto una bandiera. In attesa che la magistratura ordinaria
e sportiva completino il loro lavoro, vorremmo tanto che quella
bandiera Moratti continuasse a sventolare.
Ce lo dica presidente. E, soprattutto, lo dica a Brunelli.

di Xavier Jacobelli

 
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Milan e Inter rivali nel derby ma alleate nelle plusvalenze

Post n°54 pubblicato il 01 Giugno 2007 da oronzocana555

Milano, 2 aprile 2007. - Il caso "Brunelli", arrivato recentemente sotto la lente d'ingrandimento
della Commissione Disciplinare, è solo uno dei numerosi scambi
fittizi tra Milan e Inter avvenuti tra il 1999 e il 2004. La società
nerazzurra e quella rossonera si dichiarano "nemiche" sul campo, sempre
pronte a polemizzare sulle questioni calcistiche: in realtà, la vicenda
delle plusvalenze, evidenziata dai riscontri sui bilanci di entrambe,
sembrerebbe affermare una certa "affinità" tra di esse.


Questo stretto rapporto è tuttora al vaglio della Procura della
Repubblica di Milano, che ne sta verificando le eventuali irregolarità.
Di queste operazioni di "finanza creativa" ne è stata informata il 27
aprile 2004 la VII Commissione Cultura della Camera, che ha indagato
sui problemi del pallone nostrano. Prima di passare in rassegna tutti i
casi riguardanti i due club milanesi, occorre spiegare cos'è una
plusvalenza incrociata fittizia.


La plusvalenza, ossia la differenza positiva tra il valore iscritto a
bilancio di un calciatore e la somma di cessione, è un fatto
perfettamente lecito. Invece, quella incrociata prevede che due club si
scambino alla stessa cifra due o più calciatori contemporaneamente: si
comprende facilmente che in questo caso l'operazione non movimenta
denaro, ma ha solo un risvolto contabile. Entrambe le società
registreranno nell'esercizio di competenza la plusvalenza incassata,
ripartendo invece su cinque anni la cifra della cessione. Quest'ultima
è però una passività che pesa sugli esercizi futuri: ed ecco spiegato
perché Milan e Inter hanno proseguito a scambiarsi altri calciatori
(sconosciuti oppure noti) a prezzi ben superiori rispetto ad ogni
logica di mercato.


I quartetti d'oro


«La Lega non può sindacare l'operato dei singoli, perché sono società
per azioni».Così dichiarò l'ex presidente della "Confindustria del
pallone", Adriano Galliani, durante la conferenza stampa in Lega Calcio
del 24 giugno 2003, a proposito degli scambi incrociati tra la sua
società (Galliani era allora ed è tuttora amministratore delegato del
Milan) e quella nerazzurra. Galliani aggiunse che «se Inter e Milan
vogliono scambiarsi i giocatori, non posso farci niente».


Fedele a questo suo principio, il dirigente rossonero svolse pochi
giorni dopo l'ennesima operazione con l'Inter. Infatti, stando al
bilancio 2002/2003 del Milan, la società di via Turati scambiò con
quella presieduta da Massimo Moratti due quartetti di giocatori.



Il Milan cedette all'Inter Simone Brunelli, Matteo Definite, Matteo
Giordano e Ronny Toma. In cambio, la società nerazzurra cedette a
quella rossonera Salvatore Ferraro, Alessandro Livi, Giuseppe Ticli e
Marco Varaldi. Il prezzo complessivo pattuito fu di 13,95 milioni. Il
Milan incassò una plusvalenza di 11,961 milioni, mentre l'Inter ottenne
un maggior introito di 13,941 milioni. Particolare curioso: Livi fu
ceduto a 3,45 milioni contro i 3,5 per ciascun altro calciatore. Visti
i prezzi gettati a caso, perché sono state tolte proprio a lui 50mila
euro di valutazione? E' un mistero rossonerazzurro.


Gli scambi del '99


Oltre al celeberrimo scambio di quartetti, Milan e Inter hanno svolto
anche altri scambi incrociati. In ciascuna delle stagioni comprese tra
il 1999-2000 e il 2001-2002 Inter e Milan si sono passati di mano Paolo
Ginestra e Matteo Bogani, Fabio Di Sauro e Davide Cordone, Andrea
Polizzano e Marco Bonura. Ogni operazione ha fruttato una plusvalenza
reciproca variabile tra i 7 e i 10 miliardi di vecchie lire (non era
ancora in vigore l'euro): valutazioni completamente fuori mercato per
l'epoca.


Ma ci sono stati anche scambi di giocatori celebri, come Francesco Coco
e Clarence Seedorf: sia l'Inter che il Milan hanno incassato la stessa
cifra di 29 milioni. Questo scambio è stato effettuato nell'estate del
2002, quando tutti gli osservatori del calciomercato affermavano in
coro che i prezzi erano in netta discesa. Nonostante ciò, il valore
attribuito a Coco e Seedorf è lo stesso dell'acquisizione un difensore
di livello internazionale come Alessandro Nesta: il Milan lo prelevò
dalla Lazio per circa 31 milioni il 31 agosto del 2002.



Ma il "valzer" dello scambio di casacche, svolto da Milan e Inter,
ha coinvolto altri giocatori: Andrea Pirlo, Andres Guglieminpietro,
Dario Simic, Cyril Domoraud, Christian Brocchi, Umit Davala.


Gran finale con Crespo


Nel calderone delle plusvalenze interiste, una voce a parte merita
l'«affare Crespo», segnalato anche dalla società di revisione Kpmg
nella sua relazione al bilancio 2005/2006 della società nerazzurra. Il
31 agosto 2002 l'Inter acquistò dalla Lazio l'attaccante Hernan Crespo
per 38 milioni di euro, secondo quanto rilevato a pagina 53 del
bilancio della società biancoceleste.


La società milanese aveva sottoscritto un contratto quadriennale con il
calciatore argentino: dividendo la cifra spesa su quattro anni se ne
deduce che l'ammortamento annuo era pari a 9,5 milioni, che avrebbero
portato il suo valore al 30 giugno 2003 a 28,5 milioni. Alla fine di
agosto 2003,

Crespo fu ceduto al Chelsea per 24 milioni: di conseguenza nel bilancio
dell'Inter 2003/2004 ci si sarebbe attesa una minusvalenza di 4,5
milioni. E invece no: la società di Massimo Moratti comunicò, a pagina
8 del suo documento contabile, di aver ottenuto una plusvalenza di
20,663 milioni da contabilizzare proprio nel 2003/2004.


La plusvalenza di Crespo fu l'effetto deleterio della legge
"spalmadebiti" approvata nel febbraio 2003. Secondo la perizia giurata,
obbligatoria per la normativa, effettuata il 30 giugno 2003, il valore
del calciatore argentino era crollato a 4 milioni: meno di due mesi
dopo era letteralmente volato a 24 milioni. Ecco spiegata la
plusvalenza da circa 21 milioni ottenuta dall'Inter.


Ma, secondo l'articolo 2426 del Codice Civile questo "prodigio" da mago
Silvan non è possibile: la valutazione di un bene, com'è appunto un
giocatore per una società di calcio, va iscritta al costo di acquisto
regolarmente ammortizzato.

Fonte: quotidiano.net

 
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