Orto Botanico

EMERGENZE NATURALISTICHE DEL SITO


Caratteristiche del SICIl Sito di Interesse Comunitario (Sic) interessato dal progetto è il n. 91 Id. SIC-IT8050002 denominato  “Alta Valle del fiume Calore Salernitano”, che interessa una superficie di 360 ha, con 13 Comuni e 2 Comunità Montane: Alburni e Calore Salernitano;-      L’altezza minima è 76 m s.l.m.-      L’altezza media è 700 m s.l.m.-      L’altezza massima è 1000 m s.l.m.Dall’esame delle schede  dei sistemi e sottosistemi ambientali dell’Ente Parco del Cilento e Vallo di Diano, l’area di intervento è  inquadrabile come Regione Temperata - Sistema Arenaceo – Conglomeratico - Sottosistema Montuoso, i cui tratti climatici principali risultano essere contraddistinti dai seguenti parametri: -      Piovosità annua: 1066,4 mm; -      Piogge estive 131,9 mm;-      Mesi di aridità: 1,5;-      Temperatura del mese più freddo : 5,00 °C;Il clima è  classificabile nell’ambito della regione temperata con un termotipo mesotemperato superiore ed un ombrotipo umido inferiore.Dal punto di vista litologico, l’area è quella tipica degli ambiti montani a morfologia articolata, versanti a pendenze medio-alte, reticolo drenante con disposizione a traliccio molto inciso sulle successioni di strati e banchi conglomeratici e scarse intercalazioni pelitiche e marnose; profilo di alterazione sviluppato con formazione di “sabbioni” sui crinali e sui ripiani; coperture detritiche grossolane nei valloni e lungo i pedemonte con forte contenuto in matrice cineritica.  I suoli sono profondi o moderatamente profondi, a profilo moderatamente differenziato per accumulo di argilla illuviale (Typic e Aquic Hapludalfs argilloso-limosi); suoli profondi o moderatamente profondi su depositi di ceneri da caduta (Vitric Hapludands franchi)L’area presenta evidente vocazione forestale. Estese superfici occupate da faggete e da boschi misti di latifoglie mesofile (ontanete ad ontano napoletano). Cerrete di elevato pregio naturalistico. Non trascurabile la presenza di castagneti.Seguendo la classificazione del Pignatti, l’area è inquadrabile nella Fascia Mediterranea ( da 0 a 500 m.sl.m) con vegetazione climax potenziale del bosco di leccio, ove rientrano anche la tipologia delle zone collinari basse  interne qual’è quella del sito di intervento.Nel merito di dettaglio del sito di intervento, dal sopralluogo è risultato una accentuazione dei caratteri tipici del  sottosistema dei fondovalle alluvionali, che si snodano tra profonde gole nell´Appennino campano, soprattutto per quanto riguarda la vegetazione. Nell’area è dato di riscontrare una vegetazione rappresentata da un mosaico di popolamento di bosco misto, macchia mediterranea e praterie xerofile miste a colture erbacee e arboree. Sono presenti zone con depositi fluvio-torrentizi sciolti, a granulometria ghiaiosa-sabbiosa prevalente e con spessori variabili ove si è insediata una vegetazione tipica dei boschi riparali ad Alnus glutinosa, Populus nigra, Popolus Alba, Salix alba, Ulnus minor, Corpus sanguinea e  Sambucus nigra e rare  presenze di Platanus orientalis; una vegetazione ripariale arbustiva ed erbacea comprendente: Saliceti a Salix eleagnos, purpurea e triandra; comunità di Polygonum, di Graminacee e leguminose; cespuglietti con Prunus spinosa, Sambuca nigra, Corpus sanguinea e con Rubus sp.