Il passato è passato...Ma resta, ancorato saldamente a noi stessi. È lì, rannicchiato in un angolo buio del nostro Io più profondo pronto a spiccare un balzo felino per aggredirci quando meno ne abbiamo bisogno. Ricordi che tornano a galla credendo di averli affogati per sempre. Persone perdute, gioie sopite, dolori che ci graffiano l'anima lasciandoci ferite aperte e sanguinanti. Ci abbandoniamo a lui solo quando vogliamo rivivere emozioni meravigliose che l'oggi non può più darci perché vissute in momenti unici. Il passato è un sentiero già percorso, irto di buche dove siamo già inciampati necessario ad indicarci dove camminare con sicurezza in quello nuovo per non cadere nuovamente; una fotografia scattata sui nostri errori ma che ha anche incorniciato attimi bellissimi altrimenti effimeri. È un bagaglio che ci portiamo sulle spalle e da cui ogni tanto attingiamo qualcosa di utile al presente: esperienze già vissute, emozioni già provate che ci servono ora cercando di viverle al meglio per non ricadere negli stessi sbagli.Del passato dobbiamo farne un insegnamento per il futuro e non un posto dove vivere il presente. Deve essere un faro che illumina un nuovo orizzonte non notato prima dove il sole ne è il protagonista e non un molo dove attraccare che limita il nostro sguardo a ciò che già conosciamo.Il passato..impossibile cancellarlo, difficile ignorarlo, essenziale ascoltarlo. Tutti abbiamo bisogno di lui, tiene a bada la minaccia di essere insignificanti.