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Osiride 3° parte - Un Dio "umano"


Osiride è dunque una figura particolarenel vasto pantheon divino egizio.Innanzitutto egli rispecchia unprototipo eminentemente umano:questo risulta chiaramente, oltreche dai riferimenti dei testi alla suavicenda personale, profondamentelegata alla sfera degli uomini e delle loropassioni, anche dalla sua iconografia,che lo riproduce sin dall'originein forma di mummia antropomorfa.Solo in seguito ad accostamenti esincretismi con divinità funerarie teriomorfe, quali lo sciacalloKhentimentiu di Abido, egli ne assumeràtalora dei tratti: solitamente la testa di animale. In secondo luogo,la sua tragica vicenda e lo smembramento del suo corpo a opera dell'astuto e malvagio fratelloSeth ne facevano una sorta di santo ante litteram, la cui tombae le cui reliquie erano venerate danumerosissimi devoti in tutto il paese.Il tradimento da lui subito, la susseguentepersecuzione di Iside e del figlio dovevano di necessità far sentireOsiride più vicino agli esseri umani diquanto lo fossero gli intangibili dei solari quali Ra e Horus e anche lostesso Amon, dio potentissimo etrionfante, non toccato dalle miserieumane, che avevano invece cosìprofondamente inciso sulla vita e sullamorte di Osiride. Anche la sua posizionedi capo dei 42 giudici del Tribunalegiudicante le azione terrene del defunto equindi di arbitro della sua definitiva salvezza o dannazione, certo contribuìad avvicinarlo agli uomini, che in lui cercavano una divinità comprensiva econsapevole della durezza del destinodei mortali. Da queste antiche premessesi sviluppò quindi all'interno del pantheonegiziano una personalità di diosoccorritore delle miserie umane.L'originario "re morto" che non eradestinato a risorgere bensì a regnarein eterno sui trapassati, divenne un essere divino giusto e composto,tanto più perchè, accanto a lui,assumeva risalto la sua intelligenteconsorte Iside, la "grande maga",anch'essa destinata a diventare, daprotettrice della regalità e madre delfaraone in quanto incarnazione deltrono che conferiva il potere regale,una delle più grandi dee del mondo antico.Avremo quindi con il passare del tempoun Osiride guaritore, salvatore e protettore dei viventi: il suo nome tuttavianon sarà più Osiride, ma Serapide,creazione sincretica voluta dal sovranoellenistico Tolomeo Soter. 
 Tale divinità fu il risultato della fusione traOsiride e il toro Api, quest'ultimo prepostoanch'egli alla fertilità della terra e degli uomini.L'Osiride classico del III e II millennio a.C.resterà il signore dei defunti, come lo erasempre stato. Quale re dell'aldilà, egli diverrà sempre più il dio dei misteri.Osiride e Serapide erano divinitàseparate: è come se la forza che  generaval'inondazione e lo spuntare dei semifosse stata sottratta al primo epassata al secondo.