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I BAMBINI - 1° parte


 La nascita di un figlio era un avvenimento molto atteso. I papiri che raccolgono massime di saggezza popolare rivelano con chiarezza quale finalità avesse il matrimonio: "Prendi moglie finchè sei giovaneperchè ti dia un figlio (...). Felice è l'uomo con una grande famiglia, che sarà elogiato per i suoi discendenti",  si legge nel Papiro di Ani, untesto risalente al 1250 a.C. circa.  
PAPIRO DI ANI  I figli non rappresentavano solo il culmine dell'amore coniugale e un appoggio per i genitori durante la vecchiaia, ma anche braccia per lo svolgimentodei lavori quotidiani. Inoltre con loro venivagarantita la continuità dell'eredità e lamemoria delle famiglie nel tempo, dato chesi occupavano dei rituali funerari dei genitori.I bambini erano i benvenuti qualunque fosseil loro sesso, benchè le preferenze pendesseroverso i maschi (per motivi economici) poichèil maschio dava una mano al padre nel lavoro.Per sapere se una donna era incinta e perconoscere il sesso del futuro figlio (post n° 55 neiTAG alla voce GRAVIDANZA E CONTRACCEZIONE) si ricorreva a metodi come quelli riportati in alcunipapiri medici:
PAPIRO DI KAHUN e’ un compendio di ginecologia "Metterai orzo e grano in duesacchetti di tela che la donna bagnerà conla propria urina ogni giorno (...). Se entrambi germoglieranno vorrà dire che la donna è incinta.Se germoglierà prima l'orzo sarà un bambino,se prima il grano una bambina Se nongermoglierà nessuno dei due, la donna nondarà alla luce nessun figlio".Gli egizi erano coscienti del fatto che tantoil periodo della gravidanza quanto il momentodel parto implicavano rischi per la madre e ilpiccolo che cercavano di proteggere con amuletimagici d'avorio e divinità come Bes, Thueris oHathor. Il parto aveva luogo (almeno a partire dalNuovo Regno) in capanne situate in giardino oin casa. Le levatrici aiutavano le donne, accovacciatesopra alcuni mattoni, a dare alla luce il bambino, mentre recitavano formule magiche per proteggeremadre e figlio.Il settimo giorno dopo la nascita, la madredava il nome al piccolo: era il "nome dellamadre", basato sulla personalità che siaugurava per il bambino o legato ad alcune divinità. In seguito il bambinoera iscritto nella Casa della Vita(i centri di scrittura annessi ai templi)con un altro nome, con il quale sarebbe stato conosciuto per il restodei suoi giorni.