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I BAMBINI - ultima parte


  Le pitture trovate nelle tombe ci mostranoi più piccoli che zampettano per i campie giocano tra loro, o mentre fanno esercizidi abilità circondati da animali domestici. 
 Durante la prima infanzia le madri portavanoi figli al petto, dentro una sacca chepermetteva loro di curarli mentre svolgevanole attività quotidiane. 
 Poi, come si nota nella maggior parte dellepitture e delle statue, dopo i primi passi e finoal termine dell'infanzia i bambini andavanoin giro praticamente nudi, agghindati soloda cinture e amuleti. Venivano generalmenterappresentati in questo modo, ovvero inpiedi vicino ai genitori e con il dito indicesulle labbra come segno di infanzia e innocenza. 
 DAL GIOCO AL LAVORO Grazie ai corredi delle sepolture infantiliconosciamo i giochi usati dai bembini e dallebambine di migliaia di anni fa: bambole dilegno o stoffa con con capelli fatti diperline infilate su fili di lino o conbraccia e gambe mobili; coccodrillidi legno con piccole ruote e provvistidi una corda per poterli trascinare; palle in fibra vegetale ricoperte di lino o cuoio; barche di legno, trottole, carridi terracotta; giochi da tavolo, tra cuiil popolarissimo Senet, un atenato delbackgammon, o il "gioco del serpente" unascacchiera a forma di serpente su cui sifacevano rotolare delle biglie. 
  
SENET A mano a mano che i figli crescevano e aseconda della posizione sociale delle famiglie,venivano iniziati ai compiti proprio degliadulti. Mentre le ragazze si occupavano delconfezionamento dei tessuti, della preparazionedi unguenti, della birra e del pane e dei lavori domestici, i ragazzi venivano avviatiai lavori agricoli e all'allevamento delbestiame, alla pesca, alla caccia, allafabbricazione del vin e ai lavori artigianali. 
  Contemporaneamente, a partire dall'etàdi cinque anni, veniva insegnata lorola scrittura geroglifica e il rispetto di Maat,l'ordine cosmico e sociale, nelle scuole ripartite per nomoi o provincie. Più tardii più fortunati, tra cui alcune bambine, accedevano alle scuole dei templi dovevenivano istruiti per diventare scribi efunzionari, per esercitare le libere professionio il sacerdozio. 
 Il libro di base degli studenti era la Kemit,una specie di manuale simile ai nostrisussidiari con un compendio di tutte lematerie che venivano insegnate.L'educazione dei figli dei faraoni e deinobili era invece affidata a tutori che lipreparavano ai futuri compiti nel governoattraverso lo studio di svariate discipline.