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PIACERI D'AMORE


  L'arte Egizia è improntata alla bellezza,alla nobiltà e alla dignità; negli atteggiamentidelle coppie non c'è mai traccia di volgarità nè di trascuratezza. Il profumo, il piùsottile e il più impalabile, è il principale segnale dell'amore. L'egitto preferiscel'evocazione al fatto puro e semplice,la sensualità suggerita all'erotismoostentato. "Baciare" si dice sen,la stessa parola che si usa per "annusare" e per "fraternizzare". La donnache si scioglie i capelli profumati invita l'amante a baciarla e a  condividereil suo letto, profumato anch'esso.Una testimonianza modesta, un disegnoche dobbiamo alla mano di un artigianodella comunità di Deir el Medina, ci mostraun'innamorata sorridente, nuda sul letto,con la mano sinistra sotto la testa e una corona di fiori fra i capelli.   
  Aspetta l'uomo che ama o assapora i momentidi piacere che ha appena vissuto? E non sicompiace, forse, di suonare l'arpa perammaliare il suo amante e attirarlo a se,da vera e propria maga? Piacere evocato,profumodei sensi, finezza dello slancioamoroso, poesia delle parole, eleganza deigesti... Le egizie conobbero sublimi piacerid'amore. Tuttavia non esistevano falsi pudori.Gli organi genitali maschili e femminili sonorappresentati nei geroglifici e la nuditàè bandita. Il dio Min viene addiritturaraffigurato in erezione, per evocare ildinamismo creatore in atto nel cosmoe nella natura.  
  Secondo una "chiave dei sogni" se unuomo sogna di fare l'amore con la propriadonna è un presagio positivo: gli capiteràqualcosa di bello. Le posizioni erotiche sonoa volte realisticamente illustrate su piccoliframmenti di calcare, gli ostraka, cheservivano da brutta copia ai disegnatori. 
  Si conoscono anche terracotte più o menotarde che provano, se ancora ce ne fossebisogno, che le egizie hanno assaporato i piaceri del sesso. Un sesso gioioso, libero, chefa dire a un moralista, con un leggerosorriso: " Gran signora di giorno, femminadi notte". Non si può passare sotto silenzioil famoso papiro proveniente da Deir el Medina,conservato al Museo Egizio di Torino, papirocosì demoniaco, secondo gli angusti circolidi eruditi, che soltanto occhi assai spregiudicati possono contemplarlo. 
 A quale "inferno" darà mai accesso questodocumento? Si tratta, evidentemente, di unasatira: l'umorista racconta una storia ilcui senso ci sfugge, per via del carattereermetico dei disegni. Assistiamo a episodiche mettono in scena animali, i qualiimitano i comportamenti umani escherniscono la vanità dei bipedi. Entriamoin una sorta di casa chiusa dove alcuniuomini, piuttosto volgari, mal rasati emal pettinati, fanno l'amore con giovanidonne che indossano soltanto una cintura,alcune collane e molti braccialetti.